Dettagli Recensione
In una rete di fiori di loto.
"I draghi generano draghi, le fenici generano fenici e le talpe generano figli bravi a scavare buche."
Due ragazzi, uno di origine americana e uno di origine cinese, vengono ritrovati morti, uno in Cina e l'altro su una nave carica di immigrati illegali cinesi attraccata al porto di Los Angeles, Hulan Liu ed il procuratore David Stark sono chiamati ad investigare su questo caso che coinvolge due potenze politiche la Cina e gli Usa.
Una storia che non ci porterà solo a scoprire chi è il colpevole degli omicidi, la scrittrice ci farà scoprire un mondo lontano da noi quello della Cina, dove un popolo intero ha subito la legge imposta da Mao, una politica comunista, dove chi infrangeva le regole dettate dal generale, subiva immediata condanna e trovava la morte, un popolo continuamente spiato, senza libertà d'azione, un paese povero e arretrato, comandato solo da pochi: ricchi divenuti tali molto spesso con inganni, azioni illegali e traffici illeciti.
"Mao diceva che dovevamo estirpare i quattro principi tradizionali: idee, cultura, usanze, abitudini, e fu come se la città fosse investita da un uragano. Il popolo decise, che ai semafori, il rosso indicava avanti e il verde stop, e si vedevano incidenti ad ogni angolo di strada. Per secoli le donne cinesi erano state orgogliose della lunghezza dei loro capelli, e ora invece le Guardie Rosse imperversano per le strade, fermando le passanti a caso per tagliare loro i capelli. Decisero di cambiare nome a tutto, strade, persone, scuole, ristoranti, battezzandoli con nomi che contenevano sempre la parola hong, rosso."
In questa realtà i nostri eroi dovranno dipanare il filo della verità, che porterà ad un colpevole inatteso, non mancherà neppure la storia d'amore e avremo la conferma che chi ha già potere e ricchezza non si accontenta mai e ne vuole ancora e sempre di più, calpestando tutto e tutti pur di ottenere ancora più gloria e onore, infrangendo ogni legge e regola e persino uccidendo.
"Il nostro condottiero supremo (Mao) insegna che essere ricchi significa essere gloriosi."