Dettagli Recensione
Non è Larsson, ma ci accontentiamo
Secondo episodio della serie della Sezione Q di Carl Mørck. Ritroviamo gli stessi protagonisti con l'aggiunta di una nuova collaboratrice affidata alla squadra, che dovrà combattere con il caratteraccio del suo capo,ma si saprà comunque distinguere per intuito e capacità organizzative. Siamo di nuovo alle prese con un giallo, più thriller direi, ambientato nella penisola scandinava e come tale, cosa ormai nota, contraddistinto da una dose non indifferente di violenza.
Questo secondo episodio, pur trattando un caso forse più vicino a quelli di cronaca di oggi, risulta essere molto più cruento rispetto al primo; in alcuni momenti mi è pesato, non posso negarlo. Soprattutto quando già le notizie riportano quotidianamente episodi violenti, spesso gratuiti, che non lasciano indifferenti, leggere così in dettaglio ulteriori descrizioni di brutalità e sopraffazioni toglie quella caratteristica della lettura che è l'evasione e la distrazione dalla realtà.
Detto ciò i personaggi sono ben fatti, hanno ispirato simpatia già nel primo volume e la confermano nel secondo; la narrazione scorre via bene, senza troppe divagazioni e con la giusta dose di suspense; stavolta anche la traduzione mi è sembrata migliore, si distinguono infatti chiaramente le "imprecisioni" e gli errori del siriano Assad rispetto alla narrazione principale.
Seppur confermando la prima impressione, ovvero che Stieg Larsson, con cui il paragone è d'obbligo, rimane su un piano superiore (soprattutto dal momento che "Uomini che odiano le donne" mi piacque tantissimo e lo divorai letteralmente, nonostante il numero di pagine), questa serie regge abbastanza bene il paragone. Si fa leggere insomma, mi piace e ben vengano le puntate successive.
Indicazioni utili
Uomini che odiano le donne - Stieg Larsson