Dettagli Recensione
Fibre scure
Thriller dai ritmi sostenuti, ambientato nel mondo del giornalismo, con incursioni di hacker e di profiler FBI. Un mondo bellissimo ed elettrizzante. La grande protagonista è l’intelligenza. Ed il suo socio, l’intuito. E sullo sfondo c’è la grande invadenza che Internet opera nelle nostre vite. Peculiari i personaggi, alto il ritmo ed intrigante lo stile, che ci racconta di rotte di collisione fra assassini e vittime, fra giornalisti ed investigatori, fra colleghi di lavoro, fra vecchie volpi e giovani rampanti. All’insegna del buon giornalismo, che non è solo limitarsi a raccontare che cosa è successo, ma dare agli articoli ampiezza e profondità. Interessante la teoria dell’unico proiettile, ovvero dell’amore di una vita. E’ bello esserne segnati. Unico neo, il finale, perché sai chi è l’assassino già da metà del libro ed il modo in cui anche i protagonisti arrivano a sapere quello che sai tu poteva, forse, essere un po’ più scoppiettante.