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Arrivare, ad ogni costo!
Da vicepresidente di una grossa azienda pubblicitaria a impiegato part-time di una ditta di telemarketing. Dura la vita per Bill Moss, trovatosi defraudato di quello che sin da adolescente ha sempre sognato sotto l'egida di un' ambizione spropositata.
Il passaggio all'anonimato, alla mediocrità, è uno shock; anche se il nostro confida di tornare presto in auge e riprendersi quel posto nel mondo, a suo modo di vedere, suo per diritto.
Lavorare, fare soldi, possedere, detenere il potere; questi i suoi comandamenti inattaccabili, pronti ad essere soddisfatti calpestando chiunque gli sia sinceramente devoto a partire dall'amabile fidanzata Julie. Bugie, sotterfugi, colpi bassi, sono all'ordine del giorno per un manipolatore nato, privo di morale e belva senza più denti ma pur sempre pericolosa.
Lo yuppie fallito è un ribollire di sensazioni sgradevoli, di odio e rabbia tenute a freno con massimo sforzo; Jason Starr crea il Patrick Bateman del nuovo millennio, non più uomo di successo talmente onnipotente da potersi permettere ogni nefandezza, bensì il perdente represso vittima della crisi economica, incapace di raggiungere quello status imposto dalla Grande Mela, almeno nell'Upper East Side, dove o fai soldi o non conti nulla.
L'occasione d'oro non tarda a palesarsi, il suo superiore gli offre l'impiego di assistente. Nulla di eclatante magari, sicuramente un avanzamento che gli permette di iniziare a progettare il futuro e in un certo qual modo esercitare quel potere che lo ossessiona. Peccato le cose non filino lisce, un cavillo (ovvero l'ennesima bugia) e tutto crolla sprofondato nel sangue.
Gran ritmo e ottimi colpi di scena in questo romanzo, in cui il protagonista è l'uomo comune messo alle strette, il quale, anzichè reagire secondo canoni logici e moralmente inattaccabili, lascia che siano gli istinti primordiali ad avere il sopravvento. Una forma mentis arrivista, allineata al feroce antagonismo odierno favorito dal consumismo scellerato e dall'alienazione sociale.
L'impulso ferino ha ragione del raziocinio e delle regole del vivere civile: c'est la (nouvelle) vie, dove il protagonista è un mostro ma il mondo che lo circonda non è da meno.
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Si, purtroppo è rimasto sulla scena e forse è addirittura peggiorato come nel romanzo in questione...
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