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A volte ritornano
Boston, il detective Thomas Moore infila i guanti di lattice e rallenta il passo davanti al cadavere. Il corpo straziato di una giovane donna, la gola tagliata profondamente. Ma il peggio e' quando lo sguardo scende sul ventre : uno squarcio perfetto, gli strati di pelle incisi con precisione chirurgica.
Il mostro ha rubato una vita, ma non solo. Manca un organo da quel corpo.
Boston, la dottoressa Catherine Cordell si appresta ad operare, una carriera prestigiosa e l'orrore del passato che non le concede l'agognata liberta' : un corpo stuprato e' un corpo schiavo della paura. Anche se lui e' morto, anche se l'assassino e' stato ucciso prima di uccidere lei. Ma a volte ritornano.
La scrittura fluida ed il ritmo scattante rendono questo romanzo della Gerritsen un lavoro ben articolato. La struttura regge e l'attenzione del lettore e' catturata, un po' troppo inflazionata invece la storiella del grande amore che deve per forza nascere tra le pagine - lenzuola - di questo genere letterario , son sempre le solite relazioni che invece di deliziarci ci offrono un tutt'altro che inedito fumigio di minestra ribollita.
Cio' che tengo a segnalare e' invece l'aspetto piuttosto truce e cruento del contenuto. Di fatto il killer tortura le sue vittime asportando organi, tra le altre cose, quindi lo spargimento di sangue e' tangibile e un po' troppo oltre la (mia) soglia di sopportazione.
Non credo lo rileggerei, cio' non toglie che sia un buon prodotto. Buona lettura.
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Io sono piu' per i thriller di moderata violenza :-)
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