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Amore e malattia
"Già l'amore" dissi. "Parliamo di questo sentimento che non riuscivi a dominare. Come lo descriveresti?". Qui Stella fece un'altra pausa. Poi, con voce stanca, riprese: "Se non lo sai non posso spiegartelo".
"Allora non si può definire? Non se ne può parlare? È una cosa che nasce, che non si può ignorare, che distrugge la vita delle persone. Ma non possiamo dire nient'altro. Esiste, e basta".
"Queste sono parole, Peter" mormorò Stella.
Già leggendo questo breve stralcio sulla fascetta alla fine del libro, si può facilmente capire da che angolazione l'amore viene trattato in questo libro. Lo psichiatra Peter Cleave ci racconta la storia di Stella Raphael, infelicemente sposata col suo collega Max (con cui ha anche un figlio, Charlie), nel più classico dei matrimoni caduti nell'abitudine e nella monotonia della quotidianità. I sensi di Stella, donna bellissima e passionale, saranno risvegliati dall'arrivo all'ospedale psichiatrico di Edgar Stark, efferato uxoricida per gelosia compulsiva. L'attrazione tra i due scatta definitivamente al ballo d'ospedale, che segnerà l'inizio di una storia d'amore e soprattutto di passione che porterà Stella a mettere a repentaglio la stabilità della vita sua e della sua famiglia, ignorando i consigli della ragione e seguendo gli istinti. Ma Edgar è malato e, quando Stella aprirà gli occhi, sarà troppo tardi per uscirne mentalmente illesa; dovrà dunque affrontare le violentissime conseguenze di questa passione vissuta senza un briciolo di razionalità. Il punto finale del libro coincide con l'anniversario di quando tutto è iniziato e ancora una volta, 365 giorni dopo, il secondo ballo d'ospedale segnerà la svolta finale, chiudendo il cerchio di questa passione distruttiva.
Un libro che scorre via velocemente, catturando l'interesse di chiunque sia appassionato alla conoscenza della psiche umana e di ciò che la può sconvolgere. Essendo filtrato dalle riflessioni e dalle parole di un narratore psichiatra, necessariamente la caratteristica principale del libro è la profonda indagine dei comportamenti e dei pensieri di ciascun personaggio. Al centro dell'analisi vi è l'amore inteso come passione che travolge i sensi e scombussola la vita di chi, come Stella, si lascia guidare dagli ardori del proprio corpo, inebriando la propria mente di un sentimento in grado di curare l'insofferenza per l'apatia del suo matrimonio. L'assenza di razionalità nel modo di vivere questo sentimento lo porta però a degenerare in follia e ossessione, al punto da giungere a dimenticare il figlio, fino ad arrivare al disprezzo per sè e per la propria vita, che sopraggiungono, inevitabilmente, nel momento in cui Edgar rivela la sua natura.
Nella contesa tra la fallacia razionale di tale passione e la forza indomabile di questa stessa, il finale sarà il trionfo dell'istinto, che appare inevitabile fin dall'inizio del libro ma che allo stesso tempo risulta inaspettato nei suoi esiti.
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Hai scritto una bella recensione.
Cito una frase tratta da un libro del grande scrittore S. Marai:
" La passione non ha niente di festoso ".