Dettagli Recensione
Il coro delle voci dimenticate
Bel thriller, appassionante ed avvincente e gran bella storia. Di fatto si tratta un “cold case”, la morte di una ragazzina, avvenuta 17 anni prima, inscenata come suicidio, anche se è stato un vero omicidio. La chiave di risoluzione del delitto può essere, oggi, un riscontro dato dal DNA ottenuto da alcuni frammenti di pelle ritrovati sull'arma del delitto, prova che ai tempi del fatto non era possibile utilizzare visto che non esisteva l’attuale sofisticata tecnologia. I cold case hanno sempre un fascino particolare, perché gli investigatori gettano reti, come i pescatori, per raccogliere quante più informazioni possibili, perché vedono il dolore negli occhi dei familiari, a distanza di anni e questo mi lascia sempre senza parole. Il protagonista è un Harry Bosch sempre tormentato e dal carattere difficile, ma ha uno stile di indagine sempre affascinante. Così come lo stile dell’autore, che dimostra, allo stesso tempo, grandi capacità di narrazione, grande attenzione ai personaggi, anche quelli minori (in questa storia i genitori della ragazzina sono splendidamente rappresentati) e grande capacità di creare suspence e di stupire.