Dettagli Recensione
PREFERISCO IL "FANTASMA FORMAGGINO"
L'impressione avuta al termine dell lettura è di confusione, come se un miope tentasse di leggere qualcosa a distanza, senza occhiali. Possibile che questo fatto dipenda solamente dal non aver letto i precedenti libri che trattano la storia del detective Charlie Parker? Mi domando....
Non so cosa rispondere, non mi dispiace leggere più libri che ruotano intorno ad una singola figura di rilievo, ma mi infastidisce parecchio, essere obbligata a leggere tutti i precedenti per avere chiare le vicende del libro che si ha in mano, mi sembra una sorta di "ricatto" verso il lettore stesso, calcolando che il libro d'esordio che narra le gesta del detective sopracitato è stato pubblicato nel 2000.
La nota stonata a mio avviso, riguarda l'aspetto paranormale inserito nella trama, questi "angeli neri" o per meglio dire demoni,che si impadroniscono del corpo ed identità delle persone non mi hanno per nulla impressionata nè soddisfatta.
L'autore, sembra non avesse ben chiaro nemmeno lui come caratterizzarli, creando le solite figure stereotipate: occhi scurissimi penetranti, crudeli, nessuna pietà verso il prossimo, il percepire un senso di disagio e timore nei momenti in cui ce li si trova vicino, persino un vago sentore di "vecchio" e di muffa come sensazione olfattiva, mi fanno davvero spuntare il sorriso.... Come entrare nei luna park nei vari tunnel dell'orrore!
Queste figure permeano la trama come una fastidiosa nebbia nerastra, senza un chiaro senso. Sono loro "gli amanti", un'identità maschile, ed una femminile, che si inseguono attraverso i secoli, per coronare il loro sogno d'amore, uccidendo però tutti i personaggi che ruotano intorno alla figura di Charlie Parker.... Che storia curiosa, mi viene da dire, con una briciola di già sentito....
La trama quindi non convince, non appassiona, i personaggi rimangono figure bidimensionali, tra le pagine, senza creare attesa, senza creare empatia. Le varie vicende si articolano in maniera frettolosa, poco spessore viene dato a tutto l'impianto narrativo, come se, anche l'autore, ad un certo punto non sapesse più dove andare a parare.
Anche il "clou" della storia con la classica battaglia tra bene e male, non crea la minima attesa e nemmeno un brivido... Insomma un libro bocciato su tutta la linea, l'idea di mischiare in questo modo, paranormale e indagine poliziesca, non mi ha per nulla entusiasmata....
Ennesima lettura "fiasco"!!
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
Bella recensione Francesca e scusate l'intrusione! ;)
Personalmente avrei preferito che il Parker fosse un detective senza sovrannaturale.
Comunque l'ho letto con piacere, non è Gadda o Celine ma dai per passare il tempo in modo piacevole ci sta. Per spurgare la mente consiglio Spiens di Yuval Harari.
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ho capito che questo libro non fa per me.
Da come ne hai parlato, dev'essere uno dei tanti volumetti prodotti da un mercato che cerca di rispondere alle richieste delle mode del momento: testi lontanissimi dall'esigenza espressiva del mondo interiore di uno scrittore; e dall'idea stessa di letteratura.