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Morte, vizi e virtù dei quartieri 'in' di Londra
Lula Landry, top model 23enne di fama mondiale, perde la vita dopo essere precipitata dalla finestra del suo appartamento nel quartiere londinese di Mayfair. La Polizia, data l'assenza di prove e il passato cupo e tormentato della giovane, archivia superficialmente il caso come il più classico dei suicidi. Una tesi che convince i vari media locali attirati dalla cassa di risonanza che unisce perversamente il termine 'gossip' all'intera vicenda, ma che fa storcere il naso al fratello adottivo della vittima, l'avvocato John Bristow. Sarà proprio lui, a distanza di tre mesi dal misfatto, a bussare alla porta dell'ufficio di Cormoran Strike, uno squattrinato investigatore privato dal glorioso passato militare in Afghanistan, per l'ultimo, disperato tentativo di smascherare un assassino che sembra esistere solamente nelle congetture mentali del legale. Sarà la promessa di un onorario doppio a sciogliere buona parte dei (numerosi) dubbi del detective riguardo la riapertura del caso, un caso che costringeranno il detective ad una 'full-immersion' nella Londra dal lato glamour e che fa della seduzione voyeurista uno dei suoi punti di forza.
Ripercorrendo ordinatamente gli spunti offerti dal nuovo lavoro editoriale di J.K. Rowling (pubblicato sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith), si nota subito la volontà di mettere in primo piano il 'cuculo', termine presente già nel titolo e soprannome della sfortunata modella, proprio a sottolineare la voluttà e l'egoismo che accomunano il volatile e il mondo al quale appartiene - apparteneva - Lula Landry.
Una frivolezza riscontrabile, peraltro, nello stile di scrittura marcatamente 'British' dell'autore-autrice, che si sofferma diligentemente sui dettagli tanto chic quanto superflui e che non disdegna l'utilizzo di un registro linguistico annegato nello snob tipico del caos fumoso di Soho, del lusso irrefrenabile di Mayfair e dei pub di discutibile moralità che pullulano nell'East End.
Di certo non ne beneficia la fluidità della 'fabula', intrappolata senza soluzione di continuità fra le supposizioni del veterano Strike e gli interrogatori fumosi e inconcludenti delle persone vicine alla vittima.
Un romanzo dagli angoli frastagliati, provocatori, il cui occhio critico osserva con distacco le personalità calcolatrici dei personaggi che mentono spudoratamente e che si accusano reciprocamente con ipocrisia, perchè in fondo Lula "...aveva camminato troppo vicino ai bordi insidiosi della vita e ci si doveva aspettare che prima o poi precipitasse per finire, rigida e fredda, su un letto coperto da lenzuola luride", mentre sullo sfondo urbano della metropoli si staglia con dinamica nettezza "qualche cosa in agguato, mimetizzata, sepolta nel fango, che finora era riuscita a sfuggire a ogni altra rete" e "la morte era una presenza quasi palpabile [...], come se fosse in attesa paziente, educata".
Si tratta quindi di un page turner nel quale perdersi, trovarsi e riperdersi è rischiosamente semplice, e definibile come la concisa rappresentazione di una tragedia ossimoricamente avvolta fra estemporanea bellezza, altolocato charme, viscidi paparazzi e poco rispettabili parentele.
In collegamento da una Londra variopinta e brulicante di ricchezze, palazzi secolari, strade infauste e scandali notturni, ne consiglio vivamente la lettura. Proprio come per ogni noir che si rispetti.