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La zona morta
 
La zona morta 2014-07-09 12:47:36 F.Angeli
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
F.Angeli Opinione inserita da F.Angeli    09 Luglio, 2014
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DA GRANDI POTERI...

Cos'è la zona morta? È Una zona del cervello non attiva, un relè mal funzionante, che si trova nella testa di Johnny Smith. Johnny è una persona comune, finché non rimane in coma per più di quattro anni a seguito di un incidente stradale. Al suo risveglio scopre di avere una facoltà paranormale: può vedere cose passate, presenti e future con un semplice tocco, di un oggetto o una persona. Con questa facoltà la vita di Johnny sarà stravolta, una facoltà la cui natura benefica vacillerà sempre di più, anche se con questa potrà aiutare la polizia a scovare un serial killer e ad aiutare altre persone. King costruisce una evoluzione psicologica approfondita del protagonista: Johnny, da ragazzo semplice e simpatico, inizierà a mutare le proprie convinzioni, inizierà ad avere sensi di colpa sin da poco tempo dopo il risveglio, quando scoprirà che la madre è diventata una fanatica religiosa, fino a, nelle pagine finali, dubitare delle propria sanità mentale, delle scelte estreme che compie a fin di bene. Johnny Smith è l'incarnazione delle nostre più profonde incertezze riguardo il male a fin di bene, le conseguenze delle nostre scelte, la natura empia o benefica delle facoltà in più che un uomo possiede rispetto agli altri. Il contrasto emerge gradualmente, man mano che aumenta il degrado generale del posto in cui vive John, in cui la gente pende dalle labbra di Greg Stillson, un uomo candidato dalle idee e la personalità assolutamente perverse. Un romanzo molto più psicologico che horror, di King non ho ancora letto molto ma rispetto a Shining la tensione è molto minore, mi aspettavo una lettura molto più inquietante ma non sono rimasto assolutamente deluso: King è uno scrittore davvero straordinario, capace di gestire al meglio la narrazione di una storia. Nel libro ci si commuove, si riflette, si empatizza coi personaggi. Anche se non piace il genere, non si può non leggere almeno uno dei tanti libri che King ha pubblicato, per conoscere e ammirare uno stile di scrittura unico e sorprendente.

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Commenti

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Ne è stato tratto l'omonimo film, con un Christopher Walken giovanissimo protagonista. Il libro ê particolare, come tu dici, e dunque ne è uscito un film che non poteva non essere godibile.
In risposta ad un precedente commento
F.Angeli
11 Luglio, 2014
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Non dubito del film come non dubitavo del libro prima di leggerlo, ho intenzione di vedere la trasposizione a breve.
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