Dettagli Recensione
La scoperta dell'oscuro
Il fascino di questo libro è senza dubbio, a mio parere, la base psicologica. E' curioso notare che Stevenson sembri giocare d'anticipo sugli studi di SIgmund Freud, che di lì a poco avrebbe fondato la psicanalisi e lo sdoppiamento della personalità, centrale in quest'opera.
Il protagonista è infatti un dottore di buona reputazione che ha sentito la necessità di svincolarsi dai desideri che irrompevano nel suo animo e lo tentavano; pertanto li ha proiettati in un secondo essere, descritto terribilmente, quasi con sembianze animali, a sottolineare l'assenza in lui della ragione, annientata dagli istinti repressi. Attraverso le sensazioni dei vari personaggi che incontrano Hyde, si ha il sentore di compiere un viaggio tra i desideri, filtrati dal loro sguardo esterno ma anche da quello interno del dottor Jekyll. Ciò che quest'ultimo scoprirà è che non sempre si possono tenere a bada i propri istinti, per quanto socialmente e moralmente talvolta auspicabile. "Il miglior modo per liberarsi di una tentazione è cedervi", diceva il contemporaneo Oscar Wilde. E' vero, perchè ciò che trattieni ti corrode dentro e prima o poi esploderà. Per questo bisogna conoscere anche il proprio lato oscuro. Conoscerlo per dominarlo, ma soprattutto per conviverci, nel rispetto della società, della morale comune, ma soprattutto di sè stessi. E se non si impara a far ciò e ci si "dimentica" di una parte di sè? Leggete il libro e vedete cosa succede al dottor Jekyll!
Commenti
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Bellissima frase!!!
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