Dettagli Recensione
La profondità della palude
Texas orientale, anni '30. La depressione imperversa su tutto il nuovo continente.
Le calamità naturali sono un rischio che fa paura, la fame e le malattie imperversano, l'uomo sembra ritornato indietro nei secoli, dove gli animali selvatici sono un rischio concreto per l'incolumità.
Ma l'uomo ha le armi. Ma l'uomo ha l'intelletto. Ma l'uomo usa queste peculiarità non per difendersi ma, spesso per offendere, per "trovare un colpevole", per disegnare scenari ed odio inutili e sfogare così le proprie frustrazioni.
Su questa premessa storica e sociologica inizia la storia del giovane Harry e della sua sorellina Tom.
I due trovano un cadavere di una donna di colore nel bosco, irriconoscibile e martoriato che, li segnerà nel profondo.
Il padre dei due bambini, Jacob, è il factotum della cittadina, da barbiere a tenutario dell'ordine cittadino.
La voce di una creatura orripilante e cattiva come l'Uomo Capra, imperversa e gli fa eco un secondo cadavere, sempre di una donna di colore ritrovato nella palude.
Jacob non crede nei miti ma, è sicuro si tratti di un killer seriale, magari qualcuno di quel Klan che tanto odia le persone di colore.
Ma la gente ha paura, e dopo l'ennesimo omicidio serve qualcuno da incolpare...
Un libro che mi ha catturato e rapito. Semplice da leggere ma, profondo nei contenuti. Le paure dell'uomo e le fobie della psiche umana descritte in maniera chiara e mai banale. Un romanzo bello, con dei valori nascosti e palesati molto elevati e deliziosamente presentati al lettore dalla penna dello scrittore.
Difficile definire questo libro: un thriller? Un romanzo storico? Un romanzo sulle diversità culturali e razziali? Ci sta tutto, non ci sta nulla...forse è inutile e riduttivo definirlo, forse è solo un bellissimo libro che a mio parere deve essere letto! Per tutti i gusti.
Buona lettura
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