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Spider
 
Spider 2014-06-26 12:44:11 Donnie*Darko
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    26 Giugno, 2014
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Nei pensieri del ragno

La mente di Dennis Cleg è il fulcro di questo romanzo in cui Patrick McGrath fionda mirabilmente il lettore tra immagini, pensieri e ricordi disastrati dalla malattia.
Narrato in prima persona dal protagonista è un viaggio ora triste, ora repellente, ora malinconico, nell'infermità psichica. E' un' aggrovigliata ricerca (non si sa quanto voluta) della verità, di un passato pauroso nel quale la memoria è stata sepolta e in cui a dominare è il rimosso.
Reminiscenze frammentate riemergono da un trascorso inserito nel depresso panorama industriale dell'East End Londinese. Dennis è figlio indesiderato della working class, ha un padre ubriacone e fedifrago, una madre amorevole e molto fragile che gli ha affibbiato quel nomignolo ("spider") tanto bizzarro.
La sua mente è come la tela di un ragno in cui restano invischiate, come prede più o meno divorate o decomposte, particelle di una tragedia che ha costretto Dennis ad una lunga degenza in manicomio. Da allora sono passati vent'anni, ma Spider continua a non capire e a rielaborare l'accaduto, torna alla sua infanzia denotando esigenze infantili per poi riemergere in un presente incomprensibile all'interno del quale non può integrarsi.
Mc Grath scava insieme al suo protagonista sino a raggiungere l'insanabile e terrificante punto di non ritorno, giungendo alla lacerazione definitiva di una mente destinata all' inesorabile deteriorarsi in un progressivo declino verso il buio.
Il grigiore di Londra è il colore dei ragionamenti obnubilati di Dennis, perennemente a caccia di indizi in una narrazione destrutturata, efficace nel sostenere i vari salti temporali nella struggente involuzione.
L'autore restituisce la cognizione dell'inadeguatezza e il senso di colpa, li deforma sfruttando l'ambiguità del suo personaggio che resta in bilico tra l'essere vittima degli eventi e fautore del proprio tragico destino.
Signor romanzo da cui David Cronenberg ha tratto l'omonimo film con protagonista l'ottimo Ralph Fiennes.

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Commenti

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Complesso e sottile il libro. Secondo me non del tutto riuscito il film... Ma, non so se sei d'accordo, siamo in uno dei pochi casi in cui la scrittura può descrivere meglio della visione.
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Donnie*Darko
26 Giugno, 2014
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A me il film piacque, però il romanzo è sicuramente superiore. Per cui sono d'accordo, ciao Rollo!
Un commento che coglie ottimamente l'essenza del romanzo: mi ritrovo pienamente... ;-)
Ciao!
Che delirio questo libro, non sapevo ci fosse anche un film.
In risposta ad un precedente commento
Donnie*Darko
27 Giugno, 2014
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Mi onora essere in linea con il tuo pensiero, grazie Bruno! :)
In risposta ad un precedente commento
Donnie*Darko
27 Giugno, 2014
Ultimo aggiornamento:
27 Giugno, 2014
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Il film è più lineare, meno "delirante" C.U.B., non ho però capito se ti è piaciuto ;)
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