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LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON
***ATTENZIONE IL TESTO CONTIENE SPOILER***
Trisha è una bambina di nove anni che, stanca di sentire la madre ed il fratello discutere continuamente a causa del recente divorzio dei genitori, si avventura da sola nel bosco nel quale si trova per un'escursione, allontanandosi dalla strada principale.
Pensando di raggiungere subito la madre ed il fratello prendendo una scorciatoia, si perde nella sterminata foresta dei monti Appalachi.
Inizia la sua disavventura fra assenza di cibo e acqua, febbre, vespe e cadute rovinose. In più, al limitare del bosco, qualcuno o qualcosa la spia, la segue, la controlla. Inizialmente Trisha pensa si tratti di fantasie, ma con lo scorrere del tempo il dubbio diventa certezza. C'è qualcosa di terribile nel bosco... quel qualcosa vuole proprio lei.
Stephen King è sempre un grande scrittore. Il libro è ricco di suspance e sicuramente regala momenti di brivido e tensione. Però, come già visto accadere in altri suoi racconti, King inzia molto bene creando una situazione che sarebbe già di per sè angosciante e poi scade nel paranormale...
A mio avviso sarebbe stato molto più terrificante se, a perseguitare la bambina, fosse stato un maniaco in carne ed ossa piuttosto che un "mostro" da manuale per libri horror.
Isomma, bella l'idea della trama, romanzo scritto bene come solo un maestro come lui sa fare, peccato per il finale scontato.
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