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Ogni goccia di sangue
 
Ogni goccia di sangue 2014-06-15 15:20:17 gianfranco1
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    15 Giugno, 2014
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Ogni Goccia di Sangue

Non c’è niente di più intrigante che leggere un diario di un qualsiasi individuo umano, là dentro possono essere racchiusi segreti e verità frivole ma anche sconvolgenti.
Questo romanzo comincia proprio mostrando al lettore una pagina del diario di Sienna una ragazza quattordicenne che con le sue parole crude, graffianti, descrive tutto il suo malessere interiore avvolgendo la sua realtà con pratiche di autolesionismo fisico.
In questa storia ritroviamo il famoso psicologo, esperto conoscitore del linguaggio del corpo e docente universitario Joe O’loughlin, in veste di collaboratore della polizia di Bristol.
Accompagnato anche dal suo amico” Signor Parkinson” come sovente lui chiama la sua malattia che lo dilania lentamente, è la separazione dalla moglie ed il rapporto conflittuale con le suoi figlie che gli fanno più male, complice la consapevolezza delle brutture di cui il mondo è totalmente circondato.
Tuttavia il professore rimane una mente brillante, una persona piena di valori e con una sensibilità eccezionale.
Una sera Sienna, la migliore amica della figlia si presenta alla porta di casa del professore.
La ragazza è coperta di sangue; non parla, è pallida, rigida, sembra una statua ma poi scappa via con il viso sconvolto. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace in una pozza di sangue accanto al letto della figlia. Da questo momento tutti gli indizi portano alla colpevolezza della ragazza per la morte del padre ma la figlia del professore non crede che la sua migliore amica sia una assassina e prega suo padre di aiutare Sienna.
O’Loughlin notando che la polizia brancola nel buio, comincia a investigare per proprio conto, senza non poche difficoltà e ogni passo lo conduce verso un intreccio di fili sempre più numeroso dove la parola comune è il silenzio, la menzogna, perché la verità, certe verità fanno male e allora la cosa migliore è insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti.
Dopo aver letto “il manipolatore” ho trovato questo romanzo un filino leggermente al di sotto del precedente sotto il profilo psicologico ma tutto sommato con una piacevolezza e fluidità notevole. I personaggi già collaudati e la trama molto reale al giorno d’oggi sono una garanzia. Ottimi i meccanismi che portano fuori strada il lettore alla personale conclusione fino all’ultima pagina.
Buona lettura.

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Il Manipolatore
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