Dettagli Recensione
Il nostro Orrore quotidiano
Recente e inaspettato regalo giunto in casa, ho letto "Lunar Park" di B.E.Ellis senza troppa convinzione. Confesso che mi ero allontanata da Ellis dopo la lettura di "Glamorama" che ho trovato senza esitazione stucchevole, privo di guizzo vitale, sebbene con qualche trovata esilarante, segno del declino di uno degli autori che più avevo apprezzato durante la gioventù.
E allo stesso modo confesso di essermi ricreduta e che "Lunar Park" è stata per me una piacevole scoperta.
Ritrovare Ellis vivo, un Ellis dalla penna nuovamente pulsante, che cambia registro e che tesse un romanzo che gioca con la verità e con la finzione, si rende personaggio lui stesso per un autobiografismo in cui la caricatura di Bret Easton Ellis scrittore (il "clown" dell'incipit) si muove ancora tra college (questa volta è un insegnante di scrittura), sesso (una ipotetica relazione con una sua studentessa), una moglie attrice famosa e due figli "acquisiti" che non gli rivolgono la parola, i personaggi e le ambientazioni dei suoi precedenti romanzi che tornano a fargli visita, e i luoghi e le persone reali della sua vita (il padre così incombente nella vita di Ellis, ecc.), si intrecciano senza soluzione di continuità, caricando il tutto di plus valenze meta narrative, di drammaticità e di un'autoironia che mai gli era appartenuta. La dimensione domestica della famiglia approcciata attraverso una storia dalla potente svolta "horror" (per semplicità, alla King) decisamente azzeccata, l'orrore quotidiano servito tra colazioni familiari, festini e cene, paure, paranoie, passato e presente, condito di mostri reali o immaginari. Alcune immagini sono talmente coinvolgenti da essere riuscite a farmi provare i brividi. Un romanzo estremamente riuscito con un finale fortemente evocativo.
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