Dettagli Recensione
Approssimazione ovunque.
Prima Premessa: Questo libro non mi ispirava fin da quando ho avuto modo di vederlo in libreria. Mi è stato regalato. Tendo a leggere sempre tutto ciò che ricevo e a dare una chance anche alla lettura che meno mi attrae. Forse non dovrei farlo più.
Seconda Premessa: L'idea di fondo da cui è partito l'autore, una serie di crimini efferati commessi all'ombra di una cattedrale nel pieno medioevo, con lo sfondo di una Colonia brulicante di vita, di nobili e di lebbrosi , di peccato e di fervore religioso, poteva anche essere intrigante. Poteva.
Passiamo alla recensione vera e propria.
Dalla prima pagina alla conclusione del romanzo ho sempre avuto in mente un unico sostantivo " approssimazione".
L'intera vicenda è narrata, descritta e sviluppata in maniera estremamente approssimativa, imprecisa e poco curata.
I dialoghi sono poveri, non aggiungono quasi nulla al racconto e tendono spesso a sviare l'attenzione da quello che dovrebbe essere il fulcro dell'intreccio, la ricerca dell'assassinio, per perdersi dietro inutili dissertazioni, frasi fatte e banalità di ogni sorta. Sembrano essere frutto della penna di un bambino della prima media piuttosto che di un autore che ha vinto il premio Bancarella.
Le descrizioni sono del medesimo tenore e tendono di frequente a dare un resoconto dettagliato dell'urbanistica della città di Colonia che, per quanto utile nell'intreccio, appesantisce molto la lettura.
I personaggi sono anch'essi scialbi e sanno di già visto.
Il protagonista è il solito buono a nulla che trovandosi al posto sbagliato al momento sbagliato finisce con lo scoprire il suo nascosto spirito eroico.
C'è il vecchietto buono e saggio che guida e aiuta il primo in tutta la vicenda, traendolo d'impiccio con idee semi-geniali.
C'è il cattivo, forse l'unico che ha un minimo di fascino e di vivacità in tutta la vicenda, che è avvolto in un passato ( anche qui, che originalità!) oscuro e violento.
Ci sono decine di altri insignificanti personaggi che si muovono sullo sfondo e non brillano di luce alcuna.
La mancanza più grave è stata, a mio personale parere, non aver prestato un minimo di attenzione nel donare loro una qualche caratterizzazione psicologica, una qualche nota in grado di destare l'interesse del lettore. Sembrano semplici marionette costrette a relazionarsi l'un l'altra senza mai fuoriuscire dai ruoli impartiti. Grigiore ovunque.
Chiudo con un accenno allo stile di scrittura. Tremendo.
Frasi spezzate, periodi privi di mordente, parole che danno l'impressione di essere messe lì tanto per sfinire il lettore. Penso che in parte ciò sia dovuto alla traduzione che dà l'impressione di essere di pessima fattura. Un esempio per tutti la parola " spallatura" usata per descrivere l'ampiezza delle spalle. Non c'è nemmeno sul vocabolario.
No.
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