Dettagli Recensione
Dinamiche troppo simili
Ho iniziato a leggere questo libro con delle aspettative molto alte, anche perché era il quarto libro dell'autore che leggevo. Inoltre abito non molto lontano da Firenze ed ero curiosa di sapere come Dan Brown l'avesse descritta.
Infermo, a differenza degli altri non mi ha preso subito, anche perché ho riscontrato una dinamica molto simile agli altri libri; soprattutto con Angeli e Demoni, dove anche lì, il professor Langdon deve riuscire a trovare un luogo seguendo degli indizi che ovviamente solo lui riesce a decriptare.
Dal titolo si può facilmente comprendere che il racconto è legato all'Inferno della Divina Commedia opera di Dante Alighieri.
Langdon si ritrova a Firenze senza riuscirne a ricordare il motivo perché affetto da un'amnesia che gli ha cancellato gli ultimi ricordi. Con l'aiuto della dottoressa Sienna, che l'aiuta a scappare da delle persone che lo inseguono, Langdon si ritrova all'interno delle più belle opere fiorentine. L'unica cosa che sa è che deve riuscire a trovare il luogo in cui uno scienziato ha lasciato un virus che può danneggiare la popolazione.
Da Firenze lo scenario si sposta in altre città, che però non cito per lasciare un pò di curiosità a chi volesse leggere il libro.
Come dicevo prima, non ne sono rimasta entusiasta; in alcuni punti è stato anche abbastanza prevedibile visti i precedenti dell'autore.
Sono sicura però che per chi si avvicinasse a questo testo senza aver letto i precedenti, lo troverà molto interessante e appassionante.