Dettagli Recensione
CACCIA AL SARACENO
Pilgrim è una spia.
Pilgrim è una macchina costruita per primeggiare.
Pilgrim è un ragazzo che ne ha passate molte e sembra che le emozioni comuni a lui scivolino sulla pelle come l'acqua di una doccia tiepida.
Pilgrim è attento e meticoloso, riesce a scorgere anomalie ed imperfezioni che a tutti sfuggirebbero.
Pilgrim non esita ad uccidere se ne è costretto.
Pilgrim possiede un'etica.
Pilgrim? Pilgrim non è il suo nome..
Un bel libro di spionaggio e di macchiavellici intrighi terroristici, si parte in una New York post 11 settembre, terrorizzata, in ginocchio e sopratutto caotica. E' proprio nella confusione che si aggira un misterioso assassino, che ha lasciato un cadavere in un hotel malfamato della città seguendo un copione già scritto.
La vicenda si snoda su vari livelli temporali, spaziali ed umani, si intrecciano culture, crudeltà, effrazioni e sentimenti. Un mix che alla lunga può risultare lungo e spossante nonostante i capitoli brevi e l'abilità dello scrittore (personalmente alcune parti le ho trovate prolisse) con vicessitudini paradossali e casualità molto improbabili, ma resta comunque una trama ottima e ben congeniata.
"Un thriller che cambia gli schemi", così è stato anche definito Pilgrim, ci può stare! Una caccia all'uomo che diventa una questione di Stato è francamente originale, ma ho trovato molte analogie con altri libri sul genere "Io Ti Troverò" di Stewens su tutti.
Resta comunque un bel libro che mi sento di consigliare agli amanti dei thriller e delle storie di spionaggio.
Buona lettura