Dettagli Recensione
...con la luce accesa...
Ecco, questo è uno di quei romanzi da leggere con la luce accesa. La trama è conosciuta, come pure conosciuti sono i vampiri che la popolano: acqua santa, luce del sole, denti aguzzi, croce, aglio...tutto il "già detto" si ritrova in questo romanzo. Eppure, nonostante tutto, non sono riuscita a leggere queste pagine con la luce spenta; soprattutto fino alla metà il racconto il ritmo mi ha incatenata, affascinandomi, trasportandomi nelle atmosfere tenebrose di Jerusalem's Lot. Ci sono state delle scene siceramente raccapriccianti, paurose e allo stesso tempo ammalianti (come la natura stessa del vampiro).
E poi, come spesso accade nelle storie di Stephen King, il tracollo. La storia accelera improvvisamente, perdendo il suo fascino, stemperando la malia creata fino a quel momento, quasi che lo scrittore, stanco della sua stessa creatura, volesse congedarsene in fretta. Il vampiro antico non è poi così temibile, i giovani adepti si svelano avversari più agguerriti, i personaggi principali si assottigliano e lentamente "scompaiono" senza che l'intreccio sia stato compiutamente svolto.
Nel complesso però un bel libro, da leggere sicuramente, non fosse altro come testimonianza di un giovane scrittore che ha voluto, a distanza di anni ,dare voce ai suoi vampiri.