Dettagli Recensione
Hap&Leo, gli inizi.
E rieccomi qua con Lansdale, e rieccomi qua con Hap, e rieccomi qua con Leonard. Dopo Mucho Mojo mi è venuta ancora più voglia di noir texani, e così ho deciso di partire dall'inizio, dal primo. "Una stagione selvaggia" è infatti il primo romanzo della saga di Hap e Leonard e con questo me ne mancano cinque (che credo leggerò presto...). In questo libro di sole 200 pagine la trama è molto semplice, una ex fiamma di Hap, la bionda e affascinante Trudy, torna dal suo ex per proporgli un affare, cercare insieme un milione di euro sul fondo di una palude. Non si presenta però da sola, ma con un trio di nostalgici hippy, uno dei quali (il suo attuale fidanzato) è proprio il promotore di questa spedizione, avendo ricevuto la soffiata da una compagno di cella (che aveva nascosto il bottino dopo una rapina). Il romanzo è veloce e scorre via che è un piacere, forse a differenza degli altri è un po' troppo semplice e scontato, tutto ruota infatti intorno a tradimenti e contro tradimenti, e forse già da metà libro il finale diventa abbastanza prevedibile. Sta di fatto che comunque il libro si legge volentieri, e poi se pensiamo che alla fine questo è il secondo libro di Lansdale in assoluto magari è anche comprensibile che sia più semplice e meno elaborato e avvincente dei successivi. Se amate Hap e Leonard non potete comunque perdervelo in quanto c'è un'ampia presentazione dei due personaggi, logicamente descritti con la classica ironia che li contraddistingue. In conclusione un libro che se amate Lansdale e i nostri due eroi dovete leggere assolutamente, altrimenti potete partire direttamente da Mucho Mojo.