Dettagli Recensione
E poi ci si chiede se davvero li scrive tutti lui…
Del miglior Stephen King ho sempre amato la capacità di inventare personaggi autentici che, con un geniale dosaggio di debolezze, virtù e linguaggio sembrano davvero continuare una vita propria anche quando non sono presenti sulla pagina. Oppure quando il libro finisce e ognuno di loro (almeno tra quelli sopravvissuti) è abbandonato al proprio destino. E’ il caso di Danny Torrance, sul quale insistentemente, e da tempo, i fan del “Re” chiedevano notizie.
Gli ultimi trent’anni di Dan fino ai giorni nostri compongono la prima parte del romanzo. Un racconto toccante che ci restituisce un alcolista cronico sull’orlo dell’autodistruzione, il cui riscatto è però ora necessario affinché possa compiersi uno dei temi cari a King, lo scontro in squadra tra Bene e Male. Questa volta coinvolgendo una ragazzina speciale la cui potente luccicanza è unica al mondo, un dono che da gioco si rivela essere anche una maledizione.
I classici temi Kinghiani ci sono quasi tutti: il passaggio all’età adulta, la comunità della provincia americana, l’alleanza, l’amicizia, il legame genitoriale, e tanta propaganda contro l’alcolismo. Quello che sorprende è una certa piattezza. Me ne ricordo solo un paio, di sani colpi di scena; perfino chiudere il libro a fine capitolo è stato più facile del solito, senza quella bramosia bulimica che fa tirare le ore piccole.
Insomma, senza svelare nulla, dall’iperannunciato seguito di Shining mi aspettavo decisamente qualcosa di più adrenalinico e originale, almeno per quanto riguarda i personaggi del Vero Nodo, creature un po’ ridicole e molto meno inquietanti dei fantasmi dell’Overlook Hotel. Infatti è proprio quando questi ultimi riemergono dal passato che avvengono i passaggi più spaventosi.
Non saprei davvero se consigliarlo o meno. Forse lo consiglierei solo ai fan più affezionati come me, per collezionismo e perché si formino un proprio parere (è un sequel che tende a dividere). Per tutti gli altri resta comunque una lettura trascinante, che fa mantenere alta la guardia fino alla cruciale resa dei conti… questa sì, insolitamente per King, molto più appassionante di molte altre.
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Commenti
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Comunque sinceramente mi aspettavo che Doctor Sleep avrebbe superato 22/11/63, che rimane secondo me il migliore degli ultimi anni.
Ciao!
Fabio
Ciao!
Bruno
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:-)
Bruno