Dettagli Recensione
Jack mal di schiena
Forse il noir che più di tutti negli ultimi anni ha cambiato le regole del genere.
American Tabloid è l'esatto emblema di postmodernismo letterario. Una realtà cruda mista a finzione narrativa, raccontata attraverso le storie di tre personaggi tra i meglio riusciti di Ellroy: Pete Bondurant, Ward J. Little e Kemper Boyd.
Verità scomode mascherate dal velo setoso della finzione.
Stati Uniti, anni '60: I Kennedy, Marylin, la mafia italoamericana, la Baia dei Porci, le lotte sindacali, i capibastone, il cinema, il Viet "fottuto" Nam, contrabbando, criminali di ogni tipo, l'FBI di J.Edgar Hoover. Questi sono solo alcuni elementi presenti nel romanzo. Un racconto pregno di storie umane, sudore e disperazione. Non esistono i buoni, e se ci sono prima o poi diventano cattivi anche loro. Si tratta di sopravvivere.
E poi c'è lo stile di Ellroy: inconfondibile. Un modo di scrivere che ha fatto scuola, forse anche troppo, visto il numero incredibile di tentativi di imitazione. Frasi brevi e secche, quasi aride, così come il mondo dei personaggi. Non è uno stile facile da digerire, all'inizio. Poi, se piace, la lettura va via liscia.
Per gli amanti del genere è un romanzo imperdibile.