Dettagli Recensione
Ragazze perdute...
Una bambina ritrovata a vagare in un bosco in stato confusionale. Una detective, figlia di due poliziotti, alle prese con un padre malato di Alzheimer che viene coinvolta nel ritrovamento della piccola senza nome. Una terza ragazza, di nome Janet, trascurata e rifiutata dalla madre, che sembrerebbe legata al passato dell’anziano padre di Lucy. Il mistero ruota intorno a queste tre figure femminili, perdute in un mondo di abusi, corruzione, rapimenti, al recente conflitto nordirlandese e ai disordini di un periodo in cui la stessa Lucy era solo un’adolescente. A complicare il tutto, si scopre un collegamento con il rapimento di Kate McLaughlin, figlia di un noto imprenditore, e con l’esplosione di una bomba che ne uccise la madre. Così, Lucy e il suo nuovo capo dovranno destreggiarsi in mezzo a una folla di personaggi ed eventi che s’intrecciano in un’indagine tortuosa e complicata.
L’opera ha lo stampo del giallo classico. Le indagini si sviluppano in maniera intrecciata e realistica, ma senza troppi colpi di scena, con una buona descrizione dei personaggi e dell’ambiente. Forse, l’atmosfera è la parte più riuscita. Per il resto, nonostante sia un romanzo abbastanza piacevole, non mi ha particolarmente coinvolto. Mi ha dato l’impressione di una lettura in cui si va a rilento. Si può leggere quando non si ha molto altro per le mani.
Indicazioni utili
- sì
- no