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Forse d'estate
Forse si potrebbe leggere d'estate, sotto l'ombrellone, ma non prendiamoci in giro, questo libro è la copia sputata del Codice Da Vinci.
Le strutture sono le stesse e a chi mi dice che tutti prendono spunto vorrei dire che c'è una bella differenza tra Esopo e Fedro, tra Virgilio e Lucano e tra uno spunto e una copiatura.
Iniziamo con l'omicidio del "mentore" in un luogo famoso. Da Saunière al Louvre a Roz al Globe, senza parlare del mancato appuntamento che entrambi avevano con i rispettivi protagonisti e che entrambi hanno mancato perché impegnati a morire. (E senza considerare che entrambi hanno dato il via al mistero e all'indagine). La polizia ficcanaso. Ville di lord e contesse che spuntano come funghi. (Avranno tutti l'idea che per essere ricchi inglesi ci sia la necessità di essere per forza Sir qualcosa.) Poi c'è il mandante che non si può svelare causa spoiler, ma chiama ha letto il Codice ci arriva più o meno quando capisce che hanno la stessa struttura, e il "braccio" che agisce al posto della "mente".
Senza contare che per allungare la trama l'autrice mi manda Kate in giro per il mondo alla ricerca di indizi seminati da Roz quando la professoressa avrebbe potuto semplicemente scrivere una lettera in allegato alla spilla senza mandarla ad Harvard. Infine posso capire da studiosi di Shakespeare e dalla protagonista che mette in scena i suoi drammi, ma che Ben Pearl, che fa la guardia del corpo, mi citi pezzi di Shakespeare a seconda della situazione mi sembra poco probabile. Capisco che a uno piaccia leggere (giustificazione dell'autrice) e che possa impararsi pezzi di poesie che gli piacciano molto, ma da qui a citarlo come se fosse una canzone...
Una bella nota positiva va all'approfondimento su Shakespeare per il quale non faccio fatica a credere abbia impiegato anni a raccogliere informazioni.
Infine vorrei aggiungere che personalmente l'ho trovato molto più bello e interessante del Codice, proprio per l'argomento (e non mi metto a fare una tirata su quanto sia commerciale la scelta religiosa rispetto a Shakespeare).