Dettagli Recensione
Tra luce e buio...
Luce e buio, calma apparente e insidiose ossessioni. Sono queste le contrapposizioni che dominano questo intrigante thriller scandinavo. Il romanzo si apre su una scena a dir poco rassicurante. Una serena mattina d’estate, ragazzini che nuotano in un lago e un cottage dal giardino rigoglioso. Eppure, la mano delle scrittrici è già pronta a disturbare questo quadro di monotona quotidianità, quasi che uno zoom invisibile costringesse il lettore ad inoltrarsi pian piano nel cuore segreto e feroce di questo luogo idilliaco. Un gioco di equilibri spezzati in cui si ritrova invischiata la protagonista della vicenda, Siri Bergman. Fragile e insicura, si nasconde dietro il suo ruolo di psicoterapeuta per mascherare le sue stesse paure e il ricordo di un doloroso passato. Il senso di colpa per il suicidio inspiegabile del marito e un’indole già ansiosa, ne fanno la vittima ideale di qualcuno che ha deciso di vendicarsi di lei. Accusata dell’omicidio di una sua giovane paziente, Siri si ritrova ad affrontare un incubo da cui potrà salvarsi solamente nel momento in cui ritroverà il coraggio di affrontare il buio che avvolge la sua vita. Un buio che diventa il vero protagonista della narrazione. Ma la luce è lì, più vicina di quanto non sembri. Ad aiutarla, Aina, l’amica di sempre, e Marcus, un giovane agente di polizia che sembra credere nella sua innocenza.
Ho trovato interessanti le descrizioni delle varie sedute psicologiche e le pagine in cui il punto di vista della narrazione si sposta dai pensieri di Siri a quelli della misteriosa figura che agisce nell’ombra per uccidere le sue vittime senza pietà. La scrittura è sempre scorrevole, l’atmosfera davvero inquietante e le parole intessono una rete in cui il lettore ritrova sempre il presentimento che stia per accadere qualcosa di terribile. La soluzione finale può risultare prevedibile, ma vale la pena di scoprirne le motivazioni.