Dettagli Recensione
Conturbante
Questo libro, per me che sono una amante del genere noir, è stato una vera scoperta.
Si tratta forse della caccia all'uomo più bella che abbia mai letto, in cui sono coinvolti tanti e variegati rami della società: politica, giornalismo, famiglie normali, malavita, medici. Un'incredibile fusione di materie prime, che unite in maniera sapiente, amalgamate con mano esperta, danno vita a un piatto eccezionale. A differenza di altre persone, la parte che mi ha lasciato un po' più perplesso sono le prime 100 pagine, superate le quali però la lettura del libro è stata una discesa. Certo, l'argomento è di quelli tosti, certe scene splatter possono dare fastidio, e lo capisco, però il rapportarsi con la follia del protagonista, con i suoi demoni, rende tutto estremamente angosciante. A un certo punto anche tu, lettore, inizi a vedere i suoi fantasmi.
Naturalmente, come ho letto in altre recensioni, il libro ha anche dei difetti. Sembra strana, infatti, la semplicità con cui Bishop si procura alloggi e documenti, ma dobbiamo pur sempre considerare che si tratta di un'opera di trenta e passa anni fa. Altro mondo, altra vita. Pure adesso, rileggendo Conan Doyle, si potrebbero trovare per lo meno strane certe trovate investigative di Sherlock Holmes, eppure il buon vecchio scozzese resta il maestro del genere, imprescindibile e grandioso creatore dell'investrigatore più famoso della storia.
Insomma, in "Io ti troverò" il contratto di verosimiglianza scrittore-lettore è messo alla prova, ma resiste.