Dettagli Recensione
Superficiale
“Dopo” titolo modesto per un romanzo ancor più modesto. Un thriller psicologico, che avrebbe potuto essere approfondito e sfruttato meglio, in termini di idee e contenuti.
L’idea di base è buona: la vittima di un aguzzino psicopatico, affetto da quella che amo definire “lucida follia” si ritrova ad indagare su un passato che vorrebbe dimenticare. Per quanto il personaggio principale sia: fragile, traumatizzato e psicologicamente distrutto, trova la forza di affrontare le sue paure per ritrovare il cadavere della sua migliore amica, e dimostrare che Jack Derber non è solo un sadico seviziatore ma anche un assassino. Per evitare che questi ottenga la libertà vigilata, lei e le sue compagne di sventura, le superstiti di una prigionia ricca di sevizie durata anni, sono chiamate a rivivere le loro esperienze in un processo d’appello.Questo però spingera la protagonista ad un indagine improbabile, che imancabilmente coinvolgere anche le sue ex compagne di prigionia.
Il testo è scritto a mo di diario terapeutico, in cui la protagonista esprime considerazioni, ricordi e analizza se stessa cercando di metabolizzare e superare il trauma della prigionia, miscelando il tutto che le indagini fai da te che intraprende i modo un po’ improbabile. Questo fa si che il coinvolgimento sia alto e in efftti mi ha spinto verso la fine, però non basta. No, io personalmente mi aspettavo un approfondimento diverso, per tutto il testo le angherie e le sevizie sono solo abbozzate, per lo più vagamente accennate, ma anche lo stato d’animo e psicologico, che la protagonista vive in quei momenti e tratteggiato appena. Manca di quella sana e cinica crudeltà ( che a volte risulta al limite della morbosità) che certamente a molti avrebbe fatto storcere il naso ma avrebbe restituito al lettore un testo di ben altro spessore .
Sarebbe bastato anche solo approfondire il rapporto tra le tre prigioniere, che a detta della protagonista era una sorta di gioco al massacro per salvarsi la pelle oppure rendere piu avvincente la situazione estrema a cui sono state sottoposte avrebbe aperto argomenti ancor più angoscianti e molto più interessanti. Invece ci sono solo degli accenni su cui si fonda buona parte di tutto il romanzo. Per tutto il libro mi aspettavo il momento in cui finalmente avrebbe avuto il coraggio di affrontare l’argomento di petto ma niente sono rimasto proprio a bocca asciutta.
Altra nota dolente sono i tentativi di colpo di scena, che a mio avviso sono risultati banali, e almeno uno in particolare, scontato.
In termini di stile non abbiamo molto da dire, semplice, scorrevole, e la trama molto lineare ci restituiscono a mio parere un trhiller da ombrellone, carino ma che non riesce ad andare più in la di un : “beh tutto sommato poteva andarmi peggio”
In conclusione un thriller soft che stona rispetto alla vicenda raccontata.
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Commenti
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CUB io mi aspettavo ben altro, non voglio smontare nessuno ma è meglio chiarire sin da subito che è tutto molto vago.
Io non l'ho letto, mi attirava l'entusiasmo anche se la trama mi ricorda un po' ALEX di Lemaitre.
( che ti consiglio, a me era piaciuto parecchio )
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Ma tu lo hai letto ALEX ?