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Cose preziose
 
Cose preziose 2014-01-30 17:05:24 Andrea Offredi
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Opinione inserita da Andrea Offredi    30 Gennaio, 2014

Consigliato, solo se....

Il libro , inutile dirlo, è molto valido, se siete qua a leggere questo già lo sospettate dando per scontato che non perdereste tempo a leggere gli ingredienti e i parere di un piatto che pensate vi possa fare andare di stomaco .

Cercherò quindi di lasciare un parere che possa aiutarvi a capire se questa lettura possa offrirvi quanto vi aspettate oppure se è meglio passare ad altro.

Partiamo dal presupposto che la maggior parte delle persone che stanno leggendo questa recensione sono:

a) Seguaci di King quindi stanno scegliendo tra un "ristretto" elenco e prima o poi questo lo leggeranno di sicuro non appena completati i titoli più rinomati.
b) Incuriositi da quanto riporta il retro di copertina o da un accenno fugace di qualche conoscente che l'ha letto.

Per il caso A non mi dilungo, se avete già letto i titoli come: IT, l'Ombra dello scorpione, Shining, Misery non deve morire, La zona Morta , Christine, Il cimitero degli animali e le novelle più famose, di sicuro questo è un ottimo titolo per continuare la vostra collezione di King, sicuramente da leggere prima di altri titoli come : l'uomo in fuga, La lunga marcia, insonnia, Under the dome, che seppure siano molto validi potrebbero discostarsi dal King che consociete. (Non a caso alcuni di questi pubblicati inizialmente sotto pseudonimo).

Veniamo al caso B:
molto probabilmente la nota di mistero che aleggia intorno alla prefazione del libro vi ha suscitato interesse e cercate di capire se l'aspettativa sia fondata o meno.

Personalmente vi posso assicurare che è fondata, il tema è interessante e stuzzicante e come han già detto diverse persone prima di me un interessante metafora che esaspera alcune sfaccettature non troppo lodevoli insiste in tutti gli esseri umani.

Tuttavia vorrei mettervi in guardia su quanto da me riscontrato, ossia che la parte intermedia del libro potrebbe apparire un po troppo lenta e pesante, badate bene, non malvagia o poco interessante, ma priva di quel qualcosa che ti fa fare le ore piccole e che ti spinge a girare pagina tenendo l'attenzione al massimo e facendoti ignorare la stanchezza di una giornata di lavoro.

La parte iniziale e finale le ho trovate invece assolutamente avvincenti, e queste giustificano la nota positiva del libro per il quale ne consiglio la lettura a tutti coloro i quali (consoci diverse persone così) non hanno la cattiva abitudine di chiudere un libro e riaprirlo dopo diversi mesi in quanto l'interesse è momentaneamente sceso.

Questo non è un libro sul quale ci si può permettere di arenarsi al metà strada, principalmente perché vale la pena superare quella palude che è la parte centrale per andare a gustarsi il terzo finale che merita. Ma sopratutto perché come molti libri di kingp redenta moltissimi personaggi che non si andrebbero a ricordare a distanza di tempo e , in questo libro più di altri, un intreccio che è fondamentale capire in ogni minimo dettaglio per dare senso a una reazione a catena di eventi che porta alla massima reazione nei capitoli finali.

Al contrario di altri libri dove la curiosità della prefazione viene tirata fino al capitolo finale , in questo caso sarà invece facile capire pian piano la dinamica, ma fortunatamente e grazie alla bravura dell'autore prima che una curiosità venga soddisfatta un altra avrà preso il posto portandoci avanti nella lettura, meccanismo di sostituzione che tuttavia come accennato rallenta moltissimo nel terzo centrale del libro.

Per concludere : leggetelo, ne vale assolutamente la pena, ma solo se non siete il tipo di lettore che predilige letture fluide, con pochi personaggi e di veloce evoluzione, pena l'abbandono del libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai fan di king che hanno già concluso i titoli più blasonati.

A tutti coloro attratti da quanto il retro di copertina promette e che piuttosto di grandi trame ambientate ai massimi livelli ma spesso dai contenuti stereotipati e personaggi in bianco e nero preferiscono come teatro un qualsiasi paesino di provincia (già utilizzato per Cujo) , come attori gente qualunque ma dalla personalità sfaccettata (con qualche eccezione) e che faccia del "fantasy" non il fine ma un valido strumento per portare alla luce tematiche sociali e personali più concreti e senza tempo.
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80
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