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Passi da gigante rispetto all'ipnotista
Passi da gigante sono stati fatti dalle pagine dell'ipnotista, il protagonista e' più determinato e da un impronta al racconto, i luoghi e gli scenari sono nettamente più accattivanti ( la scelta dell'ospedale psichiatrico di massima sicurezza e' veramente ben riuscita ), le pagine trasudano suspense e Jurek Walter, il "cattivo" e' un concentrato di intelligenza, astuzia e spregiudicatezza che rapisce individui e li sotterra vivi per anni. Impera nel racconto il tema della caccia, all'uomo naturalmente,ma nei due sensi contrapposti: Jurek che caccia le sue vittime e Joona Lynna che caccia Jurek; che poi dopo essere rinchiuso nell'ospedale psichiatrico continua a gestire la regia dei suoi crimini addirittura con delle apparizioni. Ma come e'possibile?
E' stato dato un rispettoso spazio anche al clima polare che si vive in questo racconto scandinavo: neve, ghiaccio, dolore, assideramento...tutti fattori che amalgamano molti momenti delle pagine scritte donando un carattere nordico e impervio.
Molto ragionate anche le motivazioni che guidano i crimini, che alla fine del libro vengono raccontate in maniera esaustiva permettendo al lettore di chiudere tutti le ellissi apertesi durante la lettura.
Azzeccata la scelta dei capitoli brevi, sempre accattivanti, che danno respiro e non vincolano a letture prolungate mantenendo alta l'attenzione.
Gran finale con inseguimento e poi ...sorpresa!
Unico neo, che forse non è un neo, Jurek Walter così lucido, opportunista, intelligente, colto, spregiudicato rinchiuso dentro un ospedale psichiatrico di massima sicurezza, temuto da tutti al punto tale che anche parlare con lui potrebbe rivelarsi pericoloso...chi ci ricorda se non uno splendido dottore, cannibale, interpretato da Anthony Opkins?!
Chi se lo dimentica?
Imperdibile!