Dettagli Recensione
La storia del libro che voleva essere un thriller
E' difficile definire questo romanzo. Credo di aver sbagliato chiave di lettura, mi aspettavo un thriller, ma non è proprio quello che ho trovato. Accattivante la trama di fondo, ma decisamente mal riuscita. Il problema è che l'autore ha ha provato fondere due generi, idea che può interessante e geniale, ma qui si è tentato di mischiare un thriller ad un saggio storico, cosa quantomai improbabile.
E' come se Matthew Pearl raccontasse due storie contemporaneamente: da un lato degli omicidi ispirati all'inferno dantesco, dall'altro la storia della Ticknor & Filds e del circolo Dante portarono per la prima volta Dante nel nuovo Mondo. Due "storie" che separatamente appaiono intriganti e interessanti, che Pearl ha provato invano ad amalgamare confusamente ottenendo un thriller troppo sconnesso e esageratamente ricco di digressioni inopportune, che smarrisce l'atmosfera del mistero, del giallo, perdendosi tra le vicende personali dei protagonisti.
E' una sorta di panino in cui si cerca di mettere troppi condimenti (una storia editoriale,uno pseud-thriller altisonante, le vicende personali dei vari personaggi, dalla vita privata agli intrighi universitari e altre storie fuoriluogo),esuberanti, tenuti inseme a stento, che viene offerto sotto le mentite spoglie di un'avvincente thriller... ma che in realtà è troppo annacquato e dispersivo per essere definito tale.
Una lettura lenta e deludente per molti aspetti... il compenso è sapere qualcosa in più sulla Boston ottocentesca e su come dante è giunto in America.. giusto una curiosità.
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Ciao :)
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