Dettagli Recensione
Perché leggere un rosacrime?
La risposta ci viene data, tra le righe (in senso assolutamente non figurato), dalla stessa autrice. Non cito letteralmente perché ho la versione elettronica del libro ed è tediosissimo e complicatissimo sfogliare un’epub alla ricerca di una frase, ma il concetto, che la Roberts butta lì tra un omicidio e un brasato, pressappoco recita: la vita è difficile, concediamoci il lieto fino perlomeno nella lettura. Purtroppo o per fortuna, solo i romanzi rosa hanno il lieto fine certificato. Ci sono tanti motivi in realtà per non sottovalutare un rosacrime, soprattutto se a scriverlo è Nora Roberts. La sua penna scorrevole e il suo equilibrio narrativo ci lasciano liberi di gustare la storia. Il rosa e il giallo sono colori che in generalmente non si amalgamano bene, ma l’autrice opera la magia e si avvale delle due tinte per dipingere un bel romanzo. La parte thriller, a dire il vero, ricalca copioni già visti al cinema o in libreria. In un clima di costante tensione psicologica l’assassino si avvale delle debolezze, delle paranoie della protagonista per far vacillare le sue certezze e screditare la sua testimonianza. Un tema già visto, ma pur sempre apprezzabile.
La parte rosa si prende una buona percentuale del romanzo. Anch’essa ben sviluppata, trova il suo punto di forza nella caratterizzazione dei personaggi. Fragile, ma determinata lei, burbero, ma acuto lui. Il clima di suspense viene stemperato dagli arguti e simpatici dialoghi tra i protagonisti e poi tra questi e i -meravigliosamente tratteggiati- personaggi secondari. Mi sono affezionata a tutti loro durante la lettura. Vien quasi voglia di comprarsi un biglietto aereo per il Wyoming e chiedere indicazioni stradali per raggiungere questo paesino arrampicato su un paesaggio spettacolare, di una natura lussureggiante e incontaminata.
Per concludere: pur non essendo particolarmente originale, la storia è ben narrata e ne consiglio la lettura a chi non disdegna la componente romantica.
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Commenti
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@Gracy: sono curiosa, quali aspetti ti fanno detestare il genere? :)
il connubio sdolcinato che gli autori intavolano nei loro thriller, forse per rendere più appetibile e veloce la lettura, spesso mi è risultata una lettura scadente nel suo insieme, vedi per esempio alcuni thriller di Freeman, truculenti e asettici thriller che sfociano in harmony decadenti. Preferisco un grottesco crime, truculento e senza scampo ma che almeno mi molla una risata, amara ma almeno non pecca di banalità, mi capita leggendo Lansdale o Rainer...
La Roberts nasce proprio come autrice romance, quindi penso che la parte gialla nei suoi libri sia una variante e non viceversa (nel senso che non si tratta di un giallo con un po' di rosa, ma un rosa con un po' di giallo). Dipende come al solito da cosa si cerca nella propria lettura. A te piace il "truculento" :P a me il romantico. Quindi tutto sta nell'angolatura da cui si guarda il libro :)
Per quanto riguarda la questione "originalita`" o, rigirando la frittata, la questione "banalita" sono in realta` generalmente concorde con te. Un vero libro, nel mio personalissimo pensiero, deve avere almeno un guizzo originale ed essere scritto bene. Poi pero` mi capita spesso di scivolare nel rosa scontato, comodo come una vecchia e conosciuta poltrona :)
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