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Sogni o Realtà...
Questo libro conferma ancora una volta che Wulf Dorn è un profondo conoscitore della psiche e con i suoi racconti conduce il lettore a riflettere sui comportamenti che hanno gli umani. Questa sua caratteristica e bravura fanno di lui uno dei miei scrittori preferiti.
Anche in questo racconto come nei precedenti il personaggio principale è alle prese con la sua psiche, in questo caso trattasi di un’adolescente (Dorothea) che dopo essere stata testimone di un brutto avvenimento avvenuto fra le mura domestiche costata la vita al fratellino non riesce a distinguere la realtà dalla sua immaginazione. Dopo mesi di terapie e d’incontri con psicologi, cerca di trovare il suo equilibrio con la mamma in un’altra città lontano da quel ricordo cupo, pieno di visioni che ancora non ha rimosso del tutto.
Una notte complice il cattivo tempo Dorothea si sveglia spaventata dal rumore di una porta antistante al giardino, che rimbalzava in seguito alle raffiche del vento, e mentre cerca di fermare il movimento fastidioso della porta, intravede davanti a se stessa un ragazzo circa della sua età, spaventato a morte implorando aiuto e ripetendo la parola “demonio” e nel frattempo che cerca di chiamare soccorso il ragazzo scompare nel nulla. Alcuni giorni dopo viene a sapere che quel ragazzo si è tolto la vita, e prima del loro incontro e per lei ritornano gli incubi del passato e i dubbi sulla sua sanità mentale, ma forte del suo carattere rifiuta di credere di essersi inventato tutto e comincia a indagare cercando la verità sul ragazzo scomparso combattendo anche con il lato oscuro del suo passato.
Il racconto è coinvolgente e molto piacevole, adatto anche per un pubblico giovane, i capitoli sono brevi e intensi, i personaggi quasi tutti giovani sono ben descritti, il ritmo buono. Quello che è mancato (a mio avviso) un po’ rispetto ai precedenti libri di Dorn è il clima “dell’inquietudine” ma in compenso sono menzionati argomenti come ”Sinestesia, (fenomeno sensoriale che associa i colori alle diverse situazioni vissute),telefonobia, Rimozione psicologica” parola che coinvolge il lettore a capire come sono delicati i meccanismi della nostra mente.
Tutti noi umani abbiamo un” Cuore Cattivo” speriamo solo di non mostrarlo mai.
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Commenti
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Concordo sull'ultima tua frase...perchè, se succede, può essere irreparabile...incancellabile...
Pia
Sono d'accordo sullo scrittore...
Ricambio gli Auguri con la speranza che sia sempre migliore...
Ciao
Ciao
Auguri sinceri per l'anno che verrà...
Ciao
Pia
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Bellissima recensione. Devo cercarmi un altro libro di questo scrittore che non ho ancora letto ;-)
Buon 2014