Dettagli Recensione
Intrattenimento allo stato puro
La letteratura e il cinema pullulano di serial killer dalla fantasia quantomai variegata.
Alcuni sadici e sanguinosi, altri pazzi scatenati convinti di essere illuminati e guidati dalla volontà divina, o anche semplici assassini a pagamento. Il serial killer che ci troviamo dinanzi in quest'opera di Deaver è di certo uno dei più intriganti e particolari, come si può facilmente dedurre dal titolo del libro.
Il protagonista è Lincoln Rhyme, (tra l'altro protagonista di un ciclo di opere di Deaver di cui "Il collezionista di ossa" fa parte) un criminologo divenuto tetraplegico a causa di un incidente avvenuto nel corso di un indagine. Rhyme ha quasi del tutto perso la voglia di vivere, ma essendo stato uno dei criminologi migliori sulla piazza, viene contattato dalla polizia per condurre l'indagine su un caso particolare, di un assassino dai modi di agire quanto mai macabri.
La lettura è piacevolissima, Deaver scrive bene, il ritmo è incalzante come giusto che sia, ed essendo che l'assassino compie i suoi omicidi a poche ore di distanza l'uno dall'altro, Rhyme deve affrontare una vera e propria corsa contro il tempo, contro sè stesso, le sue limitazioni fisiche e mentali, e ovviamente contro il colpevole. Le ambientazioni sono perfette per il tipo di storia che l'autore ci vuole raccontare, atmosfere che si fanno sempre più cupe e decadenti man mano che ci si avvicina all'assassino e alla sua opera. Lo scrittore non ha timore di descrivere tutto nei dettagli provocando talvolta nel lettore un senso di disgusto provocato dai modi che l'assassino ha di torturare le sue vittime e dai luoghi in cui vengono rinvenuti i corpi, d'altra parte non si perde in descrizioni e fronzoli inutili e noiosi, come spesso fanno gli autori che scrivono libri come questo.
Deaver ci vuole coinvolgere, farci leggere la storia tutto d'un fiato, in un crescendo di emozioni e colpi di scena, e ci riesce alla grande devo dire, tanto che il film che ne è stato tratto, pur essendo interpretato da un sempre grande Denzel Washington, non riesce ad essere trascinante ed emozionante come il libro. Fin dall'inizio infatti "Il collezionista di ossa" viaggia a ritmi elevati, non ricordo infatti di aver mai letto un libro che parta così alla grande, ma la cosa migliore è che mantiene la stessa andatura in pressochè tutta la sua durata.
In conclusione, il libro riesce in quello che è, a mia opinione, l'obiettivo dei libri di questo genere. Intrattenere. Non ci sono temi profondi affrontati, non ci sono molte riflessioni da fare, sono infatti poche le storie di questo tipo che offrono qualcosa su cui riflettere (l'unica che ricordo è un grande film che è Se7en). Tanto è vero che, nonostante io dedichi sempre l'ultima parte delle mie opinioni a una citazione, la lascerò vuota perchè non ricordo frasi degne di nota. Ma non prendetela come una critica o un giudizio negativo, il libro è riuscito nel suo intento, mi ha divertito, e molto.
Ci sono autori che oltre a scrivere un libro, contemporaneamente e magari inavvertitamente, stanno scrivendo il copione di un film, e questo è il caso di Deaver con il suo "Il collezionista di ossa".
Indicazioni utili
Libri su serial killer.
Commenti
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sulle doti naturali ecc
bravo valerio
ciao paola