Dettagli Recensione
assassino americano
In questo libro non ci sono buoni e cattivi. In questo libro non ci sono i buoni. Ci sono regole ben precise di ingaggio che vanno al di la di valutazioni morali o senso della giustizia.
Il fine giustifica ogni mezzo:il furto, l' omicidio, l' inganno e persino lo scatenare una guerra civile.
Il protagonista è Mitch Rapp che viene reclutato dalla CIA per diventare un agente sotto copertura ed uccidere personaggi scomodi ed implicati in azioni di terrorismo internazionale.
Nel frattempo alcuni agenti americani vengono catturati e torturati a Beirut, il cui equilibrio politico appare in continuo pericolo. La vicenda ruota quindi attorno al tentativo di liberazione degli ostaggi ed al complicatissimo intrigo internazionale che si intreccia con questi rapimenti.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è Stan Hurley, istruttore di Rapp e spia della vecchia guardia. Forse una delle motivazioni è che risulta uno degli elementi più approfonditi da un punto di vista psicologico.
E probabilmente, l' unica vera critica che mi sento di muovere a questo thriller, è appunto lo scarso approfondimento dei protagonisti.
Nel complesso il libro mi è piaciuto anche se alcune scene risultano un pò troppo "americane", sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere "Mission Impossible"...
Seppure la partenza è un pò tentennante, il libro diventa poi nel complesso coinvolgente ed accattivante.