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Noi crediamo di condurre il destino, ma...
Inizio un po in sordina per "il libro delle anime"dove ormai sono trascorsi quasi due anni rispetto all'ambientazione del libro precedente e incontriamo un Will Piper che ha perso il suo smalto a causa del pre-pensionamento e della vita famigliare, ha anche smesso di bere e riesce a resistere al fascino delle donne.....
Questo soltanto nelle prime cinquanta pagine...perchè come si suol dire il lupo perde il pelo ma non il vizio.
La seconda parte è decisamente più avvincente, ricca di misteri da scoprire, caratterizzata da una caccia al tesoro che viene condotta attraverso un sonetto scritto da Shakespeare che serve per aggiungere qualche tassello alla storia messa in piedi da Gleen Cooper.
L'interesse intorno alla biblioteca dei morti sembrava essersi assopito grazie al patto di segretezza che era stato sottoscritto da Will Piper, ma riaffiora grazie alla perdita di uno dei volumi il 1527 che viene venduto all'asta e rischia di finire nelle mani sbagliate.
Trama convincente, buona suspanse, ritmo a tratti calante, in linea di massima più deludente rispetto al precedente.
Fiore all'occhiello a mio avviso è il coinvolgimento nel racconto di personaggi davvero esistiti come Shakespeare, Nostradamus e Calvino che hanno contribuito a dare spessore alla trama.
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