Dettagli Recensione
The (Devastating) Butterfly Effect
"Nemmeno la gente in grado di tornare nel passato sa cosa le riservi il futuro."
Forse questa è la frase di King che può dare un idea su questo libro.
Partiamo da un presupposto, questo libro è fantastico. Appassionante, intenso, emozionante. È il primo che leggo di King, e direi che come inizio ho fatto un' ottima scelta, forse dettata dal fatto che questa sua opera si scosta un po' da quello che è il genere a cui appartiene lo scrittore. Posso dire che scrive in maniera impeccabile e scorrevole, descrive gli ambienti, i personaggi e gli avvenimenti in maniera molto dettagliata, anche se forse talvolta si dilunga un pò troppo.
In "22/11/'63" Al Templeton, possessore di una tavola calda, scoprirà al suo interno un passaggio temporale che conduce al 1958. Al, ormai morente, convincerà il protagonista Jake Epping, professore d'inglese del Maine, ad entrare nella "buca del coniglio" per cambiare il passato e impedire l'assassinio di John F. Kennedy, considerato da Al come una sorta di "momento spartiacque" della storia dell'umanità, che innescherà una serie di eventi che porterà tantissime morti.
L'avventura di Jake alias George Amberson (il nome che userà una volta diventato "cittadino del passato") gli farà scoprire che il passato è inflessibile, questi non vuole che le cose siano alterate, e farà in modo che gli eventi facciano il loro corso, a qualsiasi costo. Forse tante volte vorremmo, come Jake, avere la possibilità di poter cambiare le cose, gli errori passati, magari agire diversamente in determinate occasioni, pensando di poter migliorare le cose. E se invece, nonostante fossimo spinti da buone intenzioni come Jake e Al, finissimo per peggiorarle? È pensiero di King, e alla fine dei conti anche del protagonista, che lo sbatter d'ali di una farfalla possa avere effetti devastanti sugli eventi futuri, figurarsi cambiare un evento come l'assassinio del presidente degli Stati Uniti. "22/11/'63" è un concentrato di avventura, mistero, amore. È un libro che riesce ad emozionare, e, devo ammetterlo, in certi momenti, in particolar modo l'epilogo, le lacrime si trattengono a stento. Personalmente sono riuscito a trattenerle, perché, come Jake, "non sono mai stato un uomo facile alle lacrime", ma le lacrime sono la manifestazione esterna di un sentimento interno a noi stessi, l'assenza di una manifestazione, non implica che quel sentimento non sia presente. E vi posso assicurare che questo libro vi emozionerà, vi appassionerà, vi toccherà nel profondo, vi coinvolgerà tanto da sembrare di esserci in quegli anni Sessanta, dove i sapori, gli odori, i colori sembrano essere più intensi. Il passato è passato, e trova armonia anche negli eventi che possano sembrarci errori/orrori, nella nostra vita come nella Storia, ma questi sono parte della vita e della Storia stessa. Alcune cose non possono e non devono essere cambiate, per quanto orribili possano sembrare, ed è inutile star lì a interrogarsi su come le cose potessero andare diversamente. Il nostro compito principale è concentrarci sul presente e fare in modo che con le nostre azioni non avremo rimpianti, ma la certezza di aver fatto tutto il possibile per rendere la nostra vita migliore, nonostante le avversità.
Potrebbero scoraggiarvi le dimensioni del libro,ma posso assicurarvi che non ve ne pentirete.
Sublime.
"Ecco invece una cosa che so. Il passato è inflessibile per lo stesso motivo per cui è inflessibile un guscio di tartaruga: la carne viva che c'è dentro è tenera e senza difese. Ed ecco un altra cosa che so: le molteplici scelte e possibilità della vita quotidiana sono la musica che danziamo."
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