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IL PASSATO RITORNA A RECLAMARE RISCATTO
Primo libro di questa coppia inseparabile nella vita e nel lavoro. Produttori di numerose sceneggiature per il cinema e per la televisione, hanno deciso di intraprendere anche la strada della letteratura.
Romanzo al limite del thriller, viene descritta minuziosamente un’indagine per omicidio.
Le particolarità ed originalità della storia sono molteplici. Le prime pagine catturano immediatamente l’attenzione del lettore….
E’ sera, la spiaggia è deserta, una donna malmentata ed immobilizzata, viene sommersa di sabbia lasciandole scoperto solo il capo, la marea si sta alzando, tra poco l’acqua la sommergerà, la donna non pensa a nulla, lancia un urlo di terrore sentendo il suo bambino muoversi nel grembo….. Gli assassini non sono soli, nascosto dietro alle dune un bambino di 9-10anni assiste spaventato e tremante alla scena…
24 anni dopo, Olivia Ronning, allieva all’Accademia di Polizia di Stoccolma al terzo anno, si trova a dover decidere quale vecchio caso irrisolto rivalutare, come compito di fine anno, e riprende in mano proprio il caso della povera donna uccisa dall’alzarsi della marea. La particolarità è, che del caso se ne era occupato il vecchio padre ora scomparso, senza mai arrivare a scoprire movente ed identità stessa della donna….
Il nodo centrale della trama è proprio questo, un omicidio irrisolto, ed una giovane “dilettante allo sbaraglio”……
A comporre questo intricato agglomerato di fili, sono molteplici fibre, ognuna delle quali narra una storia parallela che, risulta strettamente correlata ad eventi passati e presenti.
Cominciando ad indagare, Olivia, rintraccerà Tom Stilton, detective che lavorava allora sul caso, ma che nel presente è un senzatetto con precedenti di problemi psichici, che pian piano risalirà faticosamente dalla voragine nera che l’ha inghiottito. Una delle motivazioni che lo spingeranno a ritornare ben presente a sé stesso ed al prossimo, è anche dovuta al sentimento di rabbia e vendetta che comincia a nutrire in seguito alla morte di Vera, anch’ella senza fissa dimora, uccisa a botte da sconosciuti che poi pubblicano filmati in rete, con un denominatore comune di violenza perpetrata ai danni dei “barboni”.
Parallelamente, un altro “filo” che è riconducibile allo stesso nodo centrale riguarda Bertil Magnuson, importante magnate dell’industria, con una fiorente attività in Africa, nell’occhio del ciclone per pesanti accuse relative allo sfruttamento della manodopera locale, anche minorenne, che viene ricontattato da un “vecchio” socio, Nils Wendt, che lo ricatta pesantemente, facendogli ascoltare una pregressa conversazione registrata contenente un loro dialogo, in cui si menziona l’esecuzione di un omicidio……
E ancora parti legate alla prostituzione di alto bordo, a cui fa capo Jeckie, ed incontri clandestini di combattimento tra ragazzini minorenni, rinchiusi in gabbie….
Molto risulta collegato all’Isola di Nordkoster, dove è avvenuto il crudele assassinio, sia direttamente che indirettamente.
Molti i personaggi, molte le storie, se pur concentrate in poco più di 400 pagine, il lettore non ne rimane disorientato o confuso. Gli autori lasciano le briciole come Pollicino, ed il lettore viene accompagnato passo passo dove gli stessi vogliono che arrivi.
Difficile avanzare ipotesi, difficile intuire chi possa essere la donna e gli assassini, non scontato nemmeno il finale, anche se, chi è particolarmente sensibile a certi particolari, potrebbe arrivare ad ipotizzarlo.
Bravi gli autori a tratteggiare le personalità dei vari personaggi con un misto di tinte fosche e pastello, così da evitare di fare emergere il personaggio cattivissimo e crudelissimo che agisce come “asso piglia tutto” riguardo alla parte “noir” della vicenda. Ognuno deve fare i conti con il proprio vissuto, con i propri “scheletri”, che pian piano porteranno tutti alla resa dei conti…
Non è la prima volta che mi capita di leggere un romanzo scritto da due autori, in comune con i precedenti ,c’è il fatto che la vicenda ,risulta essere ricca di particolari, di vicende, di personaggi, ma differenza sostanziale l’ho riscontrata nel fatto che tutto viene portato diligentemente a termine, non rimangono vicende sospese, personaggi che sembrano essere di troppo.
Un plauso quindi, a questo originale esordio che non lascerà di sicuro gli amanti del genere insoddisfatti.
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Commenti
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Brava Francesca abbiamo qualche libro in comune.