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L'uomo in fuga
 
L'uomo in fuga 2013-11-17 13:16:37 Ettore
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Ettore Opinione inserita da Ettore    17 Novembre, 2013
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Cercano l'uomo che si nasconde

Non sono un fan di King. Potrei dilungarmi molto sulle motivazioni che non mi fanno apprezzare lo scrittore, ma la domanda a cui mi sento di rispondere (soprattutto per correttezza ai lettori di questo commento) è questa: se non mi piace King, perché allora leggo i suoi romanzi?
Perché, che mi piaccia o meno, King è un grande inventore di trame, ed è per questo che mi sono trovato molte volte a leggerlo come se soggiogato da un incantesimo, che infine però si infrange.
Le sue trame sono sempre intriganti, ma "L'uomo in fuga" è riuscito anche a sorprendermi per la sua piacevolezza. Forse perché ha dalla sua la brevità, mentre i must di King, da "It" a "Shining", sono dei mattoni che, a mio dire, sono privi di ritmo e di contenuti che giustificano così tante pagine.
"L'uomo in fuga" è un lavoro sia semplice che ambizioso. Un mondo dispotico in cui le persone sono ipnotizzate dalla televisione onnipresente, che trasmette programmi dove i più poveri e malmessi si giocano la vita per denaro, e che vengono spinte a ignorare il degrado sociale e ambientale in cui vivono.
Nel romanzo, Richards, protagonista indiscusso, a causa del suo dramma personale prova a partecipare in uno dei giochi, ritrovandosi però nel più pericoloso: l'uomo in fuga.

Il romanzo è scorrevole, intelligente, e non osa mai troppo, riuscendo probabilmente a piacere a chiunque. Forse però proprio questa particolarità non me l'ha fatto godere appieno, perché il protagonista (voce del romanzo) non riesce a essere né un eroe né un anti-eroe, e tutti i suoi dialoghi sono pieni di morale posticcia - eroica - condita da un linguaggio scurrile per poter sporcare un po' il personaggio - anti eroe -.
Inoltre un'altra mia critica va ad alcuni commenti che ho letto nel web: trovo inutile paragonare questo romanzo a quello di Orwell. King non riesce minimamente ad avvicinarsi al dramma sociale e psicologico, alla terribile intelligenza politica di 1984.

Per me "L'uomo in fuga" è stata una piacevole lettura, da week-end, con un finale non troppo scontato, anche se a tratti comico.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Romanzi di King, letteratura dispotica.
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