Dettagli Recensione
Non solo horror
Ho letto questo libro la prima volta 3 anni fa, attirato a questa lettura dalla visione del film. Non avevo mai letto un libro del Re prima di questo e confesso che ero partito prevenuto, conoscendolo solo per la fama di scrittore dell'orrore, e la sorpresa che provai nel leggere un romanzo che di elementi tipicamente 'horror' non ne contiene praticamente nessuno fu enorme.
Dopo Il Miglio Verde iniziai ad appassionarmi a questo autore, scoprendone anche i lati 'horror' per cui è (giustamente) tanto famoso, e oggi, avendolo riletto altre 2 volte, lo reputo uno dei suoi lavori più riusciti.
Il metodo con cui è stato scritto questo romanzo (uscito inizialmente a puntate, poi riadattato anche in un unico volume) si combina benissimo con la storia, offrendo al lettore dei 'punti di uscita' dal vortice drammatico di eventi che si susseguono nella narrazione, intervallando a questi la storia della casa di riposo, contrapponendo la gravità e il peso degli eventi del carcere alla quotidianità della vita di un anziano all'apparenza come tanti.
Lo stile di King, come ho avuto modo di scoprire in seguito, è unico al mondo, ed è per me di una potenza inimmaginabile, sia nelle sequenze prettamente narrative, sia nelle descrizioni (che, è vero, a volte appaiono interminabili e noiose, ma sono talmente curate e precise da risultare anch'esse affascinanti), sia (soprattutto) nelle conversazioni, con le quali l'autore catapulta il lettore dentro il libro.