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La verità sul caso Harry Quebert
 
La verità sul caso Harry Quebert 2013-11-10 15:23:17 calzina
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
3.0
calzina Opinione inserita da calzina    10 Novembre, 2013
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la scrittura e il dio denaro

Inutile tediarvi con la trama di questo romanzo che penso sia ormai pressochè nota a tutti,vorrei perciò soffermarmi sulle mie impressioni e sensazioni.
Questo autore ha scritto un romanzo capace di ammiccare un po' ad ogni lettore: l’amante dei thriller troverà la tipica sparizione di ragazza con conseguente indagine non priva di colpi di scena; il lettore saltuario troverà sicuramente una lettura ed una scrittura piacevole e scorrevole; il lettore compulsivo/accanito si sentirà toccare nel profondo quando si parlerà delle “regole” per scrivere un romanzo di successo poiché sicuramente almeno una volta nella vita ha sognato lui stesso di scrivere un libro. Il problema però è che si sente benissimo che tutto ciò è stato fatto per vendere quanti più libri possibili.
Tra tutte queste caratteristiche io mi sono persa. Ho perso il vero senso di questo romanzo, ho trovato inappropriato il connubio tra tutti questi aspetti; faccio un semplice esempio: leggiamo lo scatenarsi di una feroce violenza domestica e dopo qualche pagina leggiamo dialoghi grotteschi tra il protagonista di questo romanzo e sua madre, per farvene capire il genere sono gli stessi dialoghi che si possono vedere tra madre e figlio in film-commedia tipo “american pie”. In quei film fanno sicuramente ridere, è una rappresentazione grottesca e giosa della realtà, ma in questo romanzo cosa c'entrano? Io l'ho trovata un pessima caduta di stile. Non mi è piaciuto affatto, l'ho trovata un grossa forzatura per scrivere un romanzo non troppo impegnativo ma non troppo superficiale.
Vorrei provare almeno un po' di nostalgia per i protagonisti di questo romanzo, almeno un pochino. Dopo 531 pagine mi piacerebbe sentire quel senso di vuoto, poter dire almeno di essermi affezionata a qualcuno di loro ma niente. Penso che questi personaggi siano nati dalla penna più che dal cuore, siano stati studiati, girati e rigirati fino a spogliarne delle loro anime.
Tutto queste mie critiche forse sono inficiate da un dubbio che ha attanagliato la mia mente durante la lettura di questo romanzo: all'inizio di ogni capitolo sono inserite le “maledette regole per scrivere un romanzo di successo” . Che senso ha avuto scriverle? Io non voglio leggere un romanzo di successo, io voglio leggere un romanzo che mi emozioni; niente regole, nemmeno la punteggiature è a volte necessaria(vedi “ Ulisse” ), e se diventerà un libro di successo saranno i lettori a stabilirlo. E se tu proprio vuoi seguire le tue regole non le voglio sapere, sanno tanto e troppo di “perle di saggezza”, rendono lo scrivere una regola e questo per me è inconcepibile.
Penso ci siano scrittori e scrittori, c'è chi scrive per bisogno innato, chi per vanità, chi per sfogo, ma scrivendo quelle regole sul romanzo di successo il fine ultimo dichiarato è la vendita del libro, quindi il profitto. Non mi piace, io voglio leggere un romanzo. Poi il tuo fine ultimo di scrittura sarò io lettore a stabilirlo (se voglio) in base alle sensazioni che tu scrittore hai saputo trasmettermi per merito tuo e per sensibilità mia. Questa brutta impressione sulle regole mi tenuta a braccetto per tutta la lettura, ormai l'incantesimo si era rotto, non ho trovato più magia tra queste pagine, solo la voglia di accattivare il lettore, tenendolo appiccicato alla lettura per la vicenda legata a Nola, la ragazza sparita.
Perchè poi è innegabile, un grosso punto di forza questo romanzo ce l'ha. La vicenda e la scrittura sono molto appassionanti, vuoi arrivare alla fine per sapere quale sarà la verità. Per questo ho trovato questo romanzo un successo mancato; fosse mancato tutto il resto questo thriller sarebbe stato bellissimo, ricco di colpi di scena e chiaro-scuri che appassionano tanto. Ma è il resto che ha rovinato tutto. Non voglio pensare che questo autore abbia dato il meglio di se in questa opera, per me sarebbe un talento sprecato in favore del dio denaro.
Potessi vi consiglierei la lettura di questo romanzo con 1/3 di pagine tagliate qua e la.

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Commenti

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Ho in mano questo libro da un po' e ancora non mi sono decisa! Ho paura ne rimarrò delusa. Bella recensione, penso lo ritarderò ancora ;) ciao Calzina!
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calzina
10 Novembre, 2013
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Baobab anche io ero in lista da un pezzetto nella mia biblioteca per il presito di questo romanzo. Io c'ho messo pochissimo a leggerlo, non è noioso però poi ciò che ti rimane dentro è poco o nulla. Però visto che lo leggerai fai sapere le tue impressioni, così potremo confrontarci.
Wow che recensione! Complimenti.....
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calzina
10 Novembre, 2013
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LittleDorrit grazie mille, l'ho scritta un pò di getto, forse sono stata poco diplomatica ma questo è ciò che penso di questo romanzo, inutile girarci tanto intorno :-)
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marlon
10 Novembre, 2013
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Anch'io lo metterò in coda .....
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gracy
10 Novembre, 2013
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Ormai l'ho depennato da tempo! Caso letterario vade retro!!! Convincente Calzina
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calzina
10 Novembre, 2013
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@Marlon in ogni caso io attendo le vostre opinioni al termine della lettura
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LittleDorrit
10 Novembre, 2013
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Sei stata brava ed anche dettagliata..hai criticato con eleganza....:)
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calzina
11 Novembre, 2013
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@Gracy io ero incuriosita da questo romanzo, era troppo contrastante il giudizio tra chi ha commentato questo libro su Qlibri e il "caso letterario dell'anno" così l'ho preso in prestito in ebook dalla mia biblioteca, diciamo che a volte la curiosità non ripaga....
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calzina
11 Novembre, 2013
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LittleDorrit ti ringrazio per le tue parole, non è mai piacevole criticare un romanzo poichè esso nasce pur sempre da uno sforzo intellettuale. Per ovviare a ciò cerco di motivare il più possibile la mia opinione negativa . Grazie :-)
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