Dettagli Recensione
Agghiacciante
Ho una sola parola per ben definire questo libro: agghiacciante.
Anche questa volta, Dorn ha creato una trama finissima e intrigata come una ragnatela.
Il lettore è come un insetto che vola, e che all'improvviso rimane impigliato in questa ordita trama.
E piano piano, una grossa tarantola nera si avvicina per divorarlo.
La tarantola nera è l'insieme delle nostre paure, del nostro Sé nascosto.
In questo libro Dorn è molto bravo a far emergere la complessità della persona umana, della sua interiorità. Un thirller psicologico di prim'ordine!
La psichiatra Ellen si trova ad avere dei contatti con una paziente che non parla, non mangia, non cura il suo corpo; è vestita con una sudicia tuta e sta rannicchiata in un angolo buio di una stanza della Waldklinck. E' piena di ematomi e di lividi.
Chi è stato a ridurla in quel modo?, E' la domanda che Ellen subito si pone. Ellen riuscirà a stabilire un contatto con la paziente, e avrà quindi una risposta alla sua domanda: l'Uomo Nero.
L'uomo Nero prenderà anche te...
E da qui la caduta, nell'oblio, in una voragine buia e terribile, quella della propria coscienza.
La trama, anche se inizialmente può sembrare scontata, non lo è affatto.
Anche se qualche pagina prima del colpo di scena finale, questo si intravede/intuisce, rimane comunque una trovata geniale da parte di Dorn.
Ha veramente un finale agghiacchiante che fa rimanere aggrappati alle pagine come se queste potessero salvarci, e potessero evitarci questo terribile viaggio.
Non ha per me superato “Il Superstite”, che rimane di gran lunga il mio preferito, vale sicuramente la pena di leggerlo.
Buona lettura!
Indicazioni utili
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |