Dettagli Recensione
MORS TUA VITA MEA
Little Tall (Maine)
Un paesino di pescatori, che si affaccia nell’Atlantico, viene investito da una tempesta di proporzioni bibliche. La laboriosa comunità vive prevalentemente di pesca e turismo. Essa è abituata alla furia degli elementi ed alla vita dura. Ma questa volta lo scenario è apocalittico, tanto da isolare Little Tall dal resto del Mondo. In questi giorni di emergenza e panico compare sulla scena un uomo, uno “ straniero”. Il suo nome è Andrè Linoge e il suo biglietto da visita è un omicidio. Linoge uccide, con crudeltà e ferocia, un’anziana del luogo e comodamente attende il suo arresto sul luogo del delitto !!!!
Una volta incarcerato, l’assassino comincia a terrorizzare la popolazione, già ferita dalla immane tempesta. Egli sfoggia le sue abilità di manipolatore mentale e dimostra la sua conoscenza dei segreti più nascosti di Little Tall e di tutti quelli che vi ci abitano … L’intento è quello di piegare la gente alla propria volontà, spaventandola, ricattandola , frugando nelle loro menti, nelle loro anime.
“ DATEMI CIO’ CHE VOGLIO ! E ME NE VADO … “
Già, ma cosa vuole Andrè Linoge ? E chi è Andrè Linoge ?
Un libro abbastanza scorrevole ed ambientato in situazioni estreme. L’ autore mette sotto la lente d’ingrandimento, per l’ ennesima volta, la comunità in genere. Come in Cose Preziose, The Dome, L’ombra dello Scorpione, The Mist ecc. King ci fa riflettere su alcuni aspetti di noi “umani”. Come al solito ci ricorda che ognuno ha dei segreti da nascondere. Ma soprattutto mette l’accento sulla comunità, sulla massa … Spesso la collettività, in situazioni di panico, dimostra di possedere una mente ben definita. Una mente che produce reazioni crudeli ed insensate alle avversità. L’istinto di sopravvivenza della massa crea terrore e caos, oppure, nel caso della “ Tempesta del Secolo”, assume contorni inquietanti …. MORS TUA, VITA MEA ! ( e poi , quando tutto torna alla normalità, dobbiamo fare i conti con la coscienza …. )
Anche stavolta Stephen King si dimostra un ottimo scrittore, ma c’è una cosa che mi lascia perplesso. Perché i suoi romanzi sono catalogati come horror ? Posso anche sbagliare ma non riesco a dare la definizione horror alle sue opere. Comunque bravo. Buona lettura …