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la sottile linea rossa della convivenza
Kate Burkholder è il capo della polizia di Painters Creek nello stato dell’Ohio. In questa cittadina convivono pacificamente la comunità Amish e la comunità degli “inglesi”(così come vengono chiamati dagli amish stessi coloro che non fanno parte della loro comunità).
Ma Kate non è una poliziotta qualunque; all’età di quattordici anni fu vittima di una violenza truce tale al punto di segnare profondamente la sua personalità e da indurla a fare scelte drastiche nella propria vita, prima fra tutte l’abbandono della comunità amish di cui faceva parte.
Per questo motivo Kate è oggetto di pregiudizio da parte di entrambe le comunità che, nonostante la professionalità dimostrata, mostrano diffidenza nei suoi confronti. Diffidenza completamente assente da parte dei suoi collaboratori, tre agenti in servizi uno di riserva e due centraliniste, che hanno estrema fiducia e stima nel capo.
Nella convivenza pacifica di queste due comunità si insinua però un omicidio. Viene ritrovato in un campo il corpo tremendamente seviziato e insanguinato di una donna. Toccherà a Kate e a tutto il suo staff indagare su questo omicidio, vedendola costretta a dover affrontare i ricordi legati alla violenza subita nel passato.
Questo thriller mi è piaciuto. La narrazione è fatta in prima persona dalla protagonista Kate, la terza persona è utilizzata solo quando sono descritti fatti in cui Kate non è presente. La scrittrice decide però in modo interessante, di far parlare in prima persona anche nel singolo tratto del libro in cui è l’assassino a mostrarci il suo punto di vista. Un solo, unico, pensiero in tutto il libro. Ho trovato questo particolare significativo, è secondo me ferma convinzione dell’autrice non permettere scusanti all’assassino.
Come ogni buon thriller suspance, sangue e adrenalina si mescolano sapientemente fino a formare un ritmo serrato, di quelli che non vuoi staccare gli occhi dal libro.
Ho apprezzato moltissimo anche l’ambientazione di questo romanzo; la comunità amish era fino a poco tempo fa poco conosciuta e questo spesso portava a considerarli degli integralisti religiosi. Questo libro ci permette di capirne le dinamiche e le abitudini, la purezza di ideali e la ferma volontà nel mantenersi una comunità incontaminata dalla modernità e chiusa in se stessa.
Seppur questo libro sia il primo di una serie con protagonista Kate Burkholder, è autoconclusivo, non rimangono punti in sospeso se non magari vicende strettamente personali riguardanti la protagonista ma chissà se questi puoi verranno svelati nei capitoli successivi. Sicuramente lo scoprirò, ho la ferma intenzione di leggere i due libri successivi e scoprire cosa riserverà questa brava autrice.
Lo consiglio a tutti gli amanti del thriller, sicuri che troverete in questa nuova protagonista una nuova compagna di letture.
L’unica raccomandazione va a chi è suggestionabile al sangue, in questo caso state lontano da questo libro, non è proprio il vostro genere.
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Commenti
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bella rece calzina, brava.
se capiterà lo leggerò
ciao paola
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