Dettagli Recensione
Un viaggio "spirituale" verso l'ignoto
Non so dire quale sia stata l'impressione che questo libro mi ha lasciato: è sicuramente uno dei più strani che abbia letto. Tutto si sviluppa a partire dalla morte di Jamie, un ragazzino invisibile per la società e soprattutto per i suoi compagni di scuola, che lo hanno sempre visto come una nullità. Solo Adam, dopo la sua scomparsa, riesce a sentirlo vicino come mai, neanche da vivo, era successo. Da qui ha inizio una stravagante avventura, che vede solo apparentemente Adam come un protagonista fisico; tutto si connota di una certa spiritualità, accentuata dai "viaggi" che McCormick compie grazie al fantasma del suo amico defunto. Questo romanzo mi era stato consigliato, ma mi ha lasciato un senso di incompiutezza e di confusione addosso. La prima reazione è stata quella di considerarlo uno scritto niente male. Poi, col passare del tempo, l'ho rivaluto e mi sono chiesta quale fosse stato, in origine, lo scopo dell'autore e il messaggio che ha voluto trasmettere. Lo stile è abbastanza discreto, nel complesso scorrevole, nonostante alcune parti mi siano risultate piuttosto lente e pesanti, mentre l'ambientazione e la trama sono quasi gotiche e talvolta macabre. Non saprei bene se consigliarlo o meno, ma soprattutto a CHI consigliarlo. Credo che l'unica indicazione che io sia in grado di fornire per allettarvi o meno a leggerlo sia di quella di acquistarlo SE e SOLO SE amate i finali aperti, altrimenti risulterebbero soldi sprecati.
Indicazioni utili
- sì
- no