Dettagli Recensione
Buonanotte.
Ninna Nanna è un'altro capolavoro firmato da Chuck Palahniuk. A questo giro, Chuck sfiora il Fantasy narrando di streghe e incantesimi ma la formula distopica è sempre la stessa dei precedenti romanzi, il che non è per niente ripetitivo per chi è fan dell'autore come il sottoscritto. Ad ogni modo mi sento di citare la pagina n.53 tratta dal romanzo stesso per esprimere al meglio la mia opinione riguardo a questo capolavoro e lasciare a voi la valutazione se prenderlo in considerazione o no.
" Immaginate una peste che si prende attraverso le orecchie. Pietre e bastoni ti rompono le ossa, ma adesso anche una parola può uccidere. La nuova morte, questa peste, può diffondersi in mille modi. Una canzone. Un annuncio sentito di sfuggita. Un telegiornale. Un sermone. Un musicista di strada. Puoi beccarti la morte da una televendita. Da un professore. Da un file trovato su internet. Da un biglietto d'auguri. Da un biscotto della fortuna. Due milioni di persone guardano un programma televisivo e durante la notte muoiono per colpa di un jingle pubblicitario. Immaginate il panico. Immaginate un nuovo medioevo. Le prime epidemie furono importate dagli esploratori e dai mercanti europei che si erano spinti fino in Cina. Con i mass media le modalità di contagio aumentano a dismisura. Immaginate roghi di libri. E di nastri, di film, di file, di radio e di televisori. Un unico grande falò. Biblioteche e librerie che bruciano nella notte. La gente prenderebbe d'assalto i ripetitori radiotelevisivi. Taglierebbe a colpi d'ascia i cavi in fibra ottica. Immaginate la gente che recita preghiere e intona canti religiosi per seppellire qualsiasi suono che potrebbe rivelarsi mortale. Che si tappa le orecchie e rifugge ogni canzone o discorso che potrebbe contenere la morte in codice come un tubetto di aspirine avvelenate da uno squilibrato. Qualsiasi parola nuova. Qualsiasi cosa la gente non sia già in grado di capire diventerebbe sospetta, pericolosa. Da evitare. Una quarantena contro la comunicazione. "
Con questo monologo, Chuck Palahniuk si conferma nuovamente il migliore scrittore contemporaneo. E con questa Ninna Nanna, vi do la buonanotte.