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Quel mastino di.....Holmes
Avventura in trasferta per il nostro Holmes.
Questa volta lasciamo Londra per un po' e ci trasferiamo nella suggestiva regione del Devonshire, dove la brughiera, le paludi, le coltri nebbiose e i manieri isolati creano l'ambientazione ideale per il delitto.
Tra queste grandi tenute spicca quella dei Baskerville, un'antica e nobile casata che pare essere perseguitata da una terribile maledizione che ha origini nel passato stesso della famiglia e che vede i suoi membri cadere vittime di un grosso cane assassino dall'aspetto demoniaco.
La gente del posto ci crede fermamente e così il dottor James Mortimer, amico di Sir Charles Baskerville deceduto da poco in circostanze poco chiare.
Mortimer si presenta ad Holmes per cercare un aiuto concreto per il nipote di Sir Charles, Henry, appena arrivato dall'estero e che deve rimpiazzarlo nel lussuoso maniero.
Sir Henry, infatti, potrebbe trovarsi in serio pericolo se le dicerie sulla morte di Sir Charles risultassero reali.
Uno scettico Holmes, chiamato in causa, accetta di buon grado il caso e manda il fidato Watson ad effettuare il sopralluogo e come bodyguard di Sir Henry.
Dal maniero, verranno inviati periodicamente dei rapporti ad Holmes che, essendo rimasto a Londra per impegni improrogabili, dovrà risolvere il caso a distanza.
Questo romanzo breve è, dalla sua prima comparsa in pubblico, l'avventura più amata del grande detective e anche quella più gettonata dalla cinematografia ufficiale.
Effettivamente le ambientazioni suggestive e la trama surreale ben si prestano al retroscena del giallo.
Tuttavia, credo che tra le avventure del detective, questa sia la più banale e scontata.
La figura del cane/demonio non convince sin dall'inizio del racconto e tra i personaggi si individua subito la "campana stonata". Resta comunque una lettura piacevolissima e ben scritta ma meno appassionante e appassionata.