Dettagli Recensione
Tra laghi e ghiacci.... nella lontana Islanda....
Questo libro è il secondo di questo autore che abbia letto. Il primo era stato Le abitudini delle volpi, che però è cronologicamente successivo. Un primo giudizio a pelle: un libro molto bello. Brevemente la trama: una donna, Maria, viene trovata impiccata nella sua casa, accanto a un lago. Apparentemente un caso da archiviare. Ma l'ispettore Erlendur viene in possesso di una cassetta registrata grazie alla quale viene a conoscenza del fatto che la donna aveva partecipato a una seduta spiritica. Erlendur indaga e scopre che la donna aveva avuto un rapporto complesso e morboso con la madre e che era stata segnata dalla tragica morte del padre avvenuta per annegamento anni prima. Era ossessionata dall'idea dell'aldilà e andava in cerca di continue conferme e risposte, nel tentativo di ristabilire il perduto rapporto con la madre. Erlendur indaga e raccoglie idee, indizi, sensazioni fino ad arrivare a una terribile verità. Erlendur è ossessionato dal passato, dalle persone scomparse in quanto anni prima un suo fratellino è scomparso durante una tormenta di neve, Ora parallelamente indaga sulla sparizione di due ragazzi avvenuta anni prima. Non è un romanzo sullo spiritismo o su medium vari, è un'indagine nell'anima delle persone, alla ricerca di un percorso interiore. Dietro l'apparenza si nascondono verità, sofferenze, ricerche sofferte di risposte, crudeltà che lottano per venire alla luce. Nel romanzo emerge anche il problema delle coincidenze: quanto il caso influisce sulle nostre scelte? non è un romanzo spettacolare, non ci sono colpi di scena o sparatorie, ma io lo definirei inquietante e crudele. La trama appare come i laghi d'Islanda, freddi, ghiacciati, ma che nascondono insospettabili verità. Giudizio complessivo: ottimo.