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Sempre più....Holmes!
Sherlock Holmes si annoia.
Quando non ci sono nuovi casi a stuzzicargli l'appetito intellettuale, cade in una sorta di "paranoia" e per scuotersi utilizza un metodo poco ortodosso: si inietta cocaina in piccole dosi tanto per tenere la mente sveglia ed allenata.
Watson è basito, non riesce a credere ai propri occhi e rimprovera un Holmes che fa orecchie da mercante.
Ma lo stato di noia non dura a lungo.
Miss Morstan irrompe in casa sottoponendo un nuovo, imperdibile caso.
Dieci anni prima, suo padre ufficiale di un reggimento in India, dopo lungo tempo in cui era stato lontano, rientra in Inghilterra per riabbracciare sua figlia. Una volta arrivato a Londra, però, scompare misteriosamente senza lasciare traccia. Era il 3/12/1878.
Trascorsi quattro anni dalla scomparsa, sul quotidiano Times qualcuno inserisce un messaggio per la ragazza chiedendole l'indirizzo e pregandola di rispondere perché la cosa si sarebbe rivelata assai vantaggiosa.
Cedendo alla richiesta, la giovane si vede recapitare ogni anno alla stessa data una scatoletta contenente una perla rarissima senza traccia alcuna del mittente.
Trascorsi sei anni, proprio nella mattinata in cui si rivolge ad Holmes, Miss Morstan ha ricevuto una lettera dove le si propone un incontro con un amico che deve ripagarla di un torto subito. Ed è questo il motivo che la spinge a rivolgersi al brillante detective. Vuole farsi accompagnare ed Holmes, con Watson al seguito, accetta.
Ad attenderli c'è uno dei figli del maggiore Sholto, vecchio amico e commilitone del padre della ragazza, che prima di morire ha raccontato ai suoi due figli (Taddeo e Bartolomeo) la storia di un tesoro, la verità sulla morte del padre di Miss Morstan e un tradimento ai danni di quest'ultima del quale non fa in tempo a parlare perché muore.
Il giorno seguente alla confessione la stanza viene ritrovata tutta a soqquadro e sul corpo senza vita spicca un biglietto con su scritto: "Il segno dei 4".
Parte da qui un indagine dai vari risvolti e con diversi colpi di scena che porteranno ad un finale rocambolesco degno di CSI e ad un delicato "tête à tête" per uno dei protagonisti principali.
Questo secondo romanzo è stato da me particolarmente apprezzato soprattutto perché vi ho ritrovato tutti quei piccoli dettagli e tutte quelle atmosfere che adoro quando mi immergo nella lettura di un romanzo ambientato nella Londra di fine ottocento.
Per quanto concerne "il giallo" invece, non essendo un'esperta, non posso sbilanciarmi in elogi ma sono convinta che non deluda nemmeno gli "irriducibili" in quanto ben scritto e con tutti i meccanismi narrativi al posto giusto che si intrecciano con armonia. E poi, con personaggi così ben delineati ed intramontabili chi potrebbe mai annoiarsi o parlarne male? Naturalmente, si fa per dire".....Buona lettura!
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Buon week end