Dettagli Recensione
L'urlo affamato delle vene
Strano thriller. Prima ti prende, poi un pò ti stanca, poi ti riaccende. La prosa è secca ed asciutta. I dialoghi essenziali. E' proprio lo stile che ti spinge ad andare avanti anche quando la trama ti dà la sensazione di vacillare un pò. Belle le immagini della città creata dall'uomo, che affascinano. Fulminanti gli spaccati di vita reale sui tossici, così come l'immagine di quell'urlo affamato delle vene che purtroppo li caratterizza e li rende così vulnerabili. Storia che ti insegna a guardare la vita anche in modo diverso, perchè con gli spettri il segreto sta nell'avere il coraggio di guardarli abbastanza attentamente e a lungo da capire che sono appunto spettri, morti e impotenti. Il finale permette di rivalutare anche i momenti di calo di adrenalina nella lettura. Bello anche il piccolo espediente del ratto, che apre, e chiude, il libro.